Cantine ricche di storia e suggestioni quelle del Relais Il Borro, a rappresentare il cuore pulsante di un’intera Tenuta.
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Siamo in Toscana, nella lussureggiante Valdarno dove, ai piedi del monte Pratomagno, si estende il Relais Il Borro, già castello del XII secolo e poi borgo medioevale appartenuto, nel tempo, prima alla nobiliare famiglia toscana Dal Borro, poi ai Medici-Tornaquinci, agli Hohenlohe-Waldenburg e infine agli Aosta. E fu proprio il Duca Amedeo di Savoia-Aosta a vendere tutta la proprietà, agli inizi degli anni ’90, a Ferruccio Ferragamo, che con la famiglia ha trasformato e plasmato questo antico borgo e dato vita, nel 1995, anche alla sua rinascita vitivinicola. Nei 45 ettari dedicati ai vigneti, situati tra i 300 e i 500 metri s.l.m., ogni
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varietà trova il proprio terroir: i vitigni di Merlot, Syrah, Petit Verdot, Cabernet, Sauvignon, Chardonnay e naturalmente Sangiovese forniscono le uve che, raccolte manualmente, selezionate con cura, diraspate, pigiate e convogliate in contenitori di acciaio o legno per la fermentazione alcolica, raccontano il percorso di vinificazione che si snoda sotto la Villa Il Borro, in quelle cantine scavate nella terra che rappresentano il valore del tempo che si respira in tutta la Tenuta. E la storia del vino e la sua importanza nella vita quotidiana dell’uomo fin dagli albori è raccontata anche nella Galleria Vino&Arte situata sopra le cantine.
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L’esposizione “Da Mantegna a Warhol. Storie di vino” inaugurata nell’ottobre del 2014 è un vero e proprio viaggio nella filosofia del Borro, dove storia, cultura, rispetto per il territorio e criteri di sostenibilità si fondono alla perfezione. Entrato a far parte del prestigioso circuito Relais & Châteaux nel 2013, Il Borro continua a portare avanti i suoi tanti progetti destinati a innovare la sua visione etica e il risanamento, come le case a bolletta zero, gli impianti fotovoltaici introdotti nel 2011, un orto biologico dedicato
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ai clienti locali (con consegna a domicilio) e ai menù dei ristoranti della tenuta diretti dall’executive Chef Andrea Campani: il Vin Cafè, il Tuscan Bistro e il gourmet Osteria del Borro. Una filosofia che coinvolge anche tutti gli altri aspetti della vita del Borro, dall’ospitalità nelle ville di lusso o nelle prestigiose suites del Borgo, agli spazi benessere, all’apertura delle botteghe artigiane, alla produzione agricola certificata biologica nel 2015 per poi ricongiungersi alla produzione del vino. Tre le etichette prodotte dalla
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Tenuta ecco Il Borro, IGT Toscana Rosso (50% Merlot, 35% Cabernet, 10% Syrah, 5% Petit Verdot); Lamelle, IGT Toscana Bianco 100% Chardonnay; Occhio di Pernice, Vin Santo del Chianti 100% Sangiovese; Bolle di Borro, la sfida di uno spumante Rosè Metodo Classico 100% Sangiovese (2001) lasciato maturare per 48 mesi sui lieviti. Ma la punta di diamante della produzione vinicola è senza dubbio Alessandro Dal Borro: ottenuto da Syrah in purezza e voluto da Ferruccio Ferragamo per celebrare le storiche origini del Borro, si presenta solo in versione magnum da 1,5 litri. (ilborro.com).
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