Le Boat, vini e sapori d’autunno lungo i canali di Francia

Le Boat, vini e sapori d’autunno lungo i canali di Francia

Le Boat propone per l’autunno crociere in Francia lungo corsi d’acqua circondati da vigneti e territori che offrono imperdibili occasioni per visitare le cantine e degustare ottimi vini francesi

Le Boat in Francia
I colori della natura che mutano in tinte calde, i profumi della vendemmia, il clima ancora mite ideale per regalarsi esperienze all’aria aperta: l’autunno è una stagione magica anche per viaggiare. Basta una manciata di giorni per fare un’esperienza unica con Le Boat – leader nel noleggio di houseboat per crociere fluviali in Europa, Italia e Canada – che in questo periodo propone crociere in Francia lungo corsi d’acqua circondati da vigneti e territori che offrono imperdibili occasioni per visitare le cantine e degustare ottimi vini francesi, immergendosi nei sapori delle sagre eno-gastronomiche e dei locali tipici. Una vacanza a bordo di una vera e propria “casa galleggiante” dotata di tutti i comfort – senza necessità di patente nautica o esperienza pregressa – consente inoltre di esplorare il territorio a ritmo slow, circondati nella natura e con la possibilità di fermarsi ovunque ci siano punti di interesse, per dedicarsi a escursioni a piedi o in bicicletta o agli sport preferiti, dalla canoa al paddle.
Le Boat in Francia
CANAL DU MIDI
Nei vini della regione sentore di rocce, sole, mare, aranci, mimose, bacche, ciliegia, liquirizia, macchia mediterranea e lo spumante più antico del mondo, la Blanquette de Limoux. La Linguadoca-Rossiglione è la regione vinicola più grande al mondo e qui si produce oltre un terzo del vino francese. In quest’aera il turismo fluviale è molto popolare lungo il celebre Canal du Midi, una via navigabile di 240 km nel cuore della Francia meridionale che collega il fiume Garonna con il Mar Mediterraneo, tra le città di Tolosa e Sète. Costruito nel XVII secolo dispone di 328 strutture (chiuse, acquedotti, ponti, gallerie) ed è una delle più straordinarie opere di ingegneria civile dell’era moderna, riconosciuto Patrimonio mondiale UNESCO nel 1996.
Le Boat in Francia

AQUITANIA
La regione del Bordeaux, una delle aree vinicole più famose al mondo, amata da re e presidenti. Dell’Aquitania era innamorato il re Enrico IV, cui Shakespeare fa dire “buona cucina e buon vino, è il paradiso sulla terra”: una regione che offre un’occasione unica per unire eno-gastronomia e turismo fluviale, navigando lungo il Canal de Garonne tra Bordeaux e Tolosa, scoprendo città e paesini suggestivi come Agen, famosa per una varietà di prugne, e la Montauban di mattoni rossi, oppure la pittoresca Nérac, lungo il fiume Baïse. C’è solo l’imbarazzo della scelta tra le cantine che propongono degustazioni dei grandi rossi bordolesi, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot e di vini dolci muffati come il Sauternes, amatissimo dai presidenti americani come Thomas Jefferson che ordinò ben 250 bottiglie di Château d’Yquem millesimato 1784.

Le Boat in Francia

BORGOGNA
Pinot Noir e Chardonnay sono i vitigni principi di questa regione, famosa per i celebri Grand Cru, lo Chablis e il Beaujolais Nouveau. Un vero paradiso per i buongustai, con specialità come lumache, tartufi, la famosa senape di Digione e la tipica torta di meringhe ripiena di crema al burro (Idéal Mâconnais) o, ancora, la torta di zenzero. Qui il turismo fluviale è molto sviluppato grazie alla presenza di molti canali navigabili: il Canal du Centre, il fiume Saône, il Canal di Rhône au Rhin, il fiume Seille, il Canale tra la Champagne e la Borgogna e il Canal de Bourgogne. Il territorio è punteggiato da grandi castelli e sono decine i borghi e i villaggi da visitare tra cui la fiorita città di Dole, Gray, la dolce Besançon sul fiume Doubs (suggestivo il quartiere Battant, originariamente abitato da viticoltori, con le facciate seicentesche e i balconi in ferro battuto), Chagny con i meravigliosi vigneti Grand Cru, oltre a luoghi imperdibili come la città medievale di Digione e Beaune, per visitare l’Hôtel-Dieu, gioiello dell’architettura medievale, costruito nel XV secolo per aiutare i malati più poveri.

Le Boat in Francia

Per ogni crociera Le Boat propone “itinerari” che danno un’idea precisa dei tempi di spostamento, delle tappe raccomandate e dei luoghi di maggiore fascino lungo il percorso. Sono suggerimenti che non rappresentano alcun vincolo: la vacanza in houseboat è infatti interamente autonoma e lascia la libertà di fermarsi dove e quando si vuole, modificando l’itinerario e i tempi di sosta su misura dei propri interessi.
Info: www.leboat.it

Remedy, il place to be milanese per vini e distillati

Remedy, il place to be milanese per vini e distillati

Dedicato agli amanti dei vini e dei distillati di altissimo livello, Remedy abbina l’eccellenza della sua proposta beverage a un’offerta gastronomica essenziale ma ricercata

Remedy - gli interni
Nel cuore di Porta Venezia, all’angolo tra viale Majno e via Morelli, ha aperto Remedy, il place to be per gli amanti dei vini e dei distillati ricercati di altissimo livello. Una selezione enoica con oltre 6mila etichette e una carta di spirits che supera le 2mila tipologie compongono l’offerta del locale, in cui è la proposta beverage a farla da padrona. La passione per la qualità e per l’eccellenza è ciò che accomuna i tre amici e fondatori, Michele Bernardi, Alessandro Michelon e Amedeo Pagano, già attivi nel mondo della ristorazione, che hanno creato un luogo ispirato al concetto di “rimedio”, positivo, rilassante, distaccato dagli impegni e dai problemi quotidiani.
Remedy - vino
Un vero e proprio rifugio, raffinato e di design, dove concedersi una pausa dalla frenesia della città. Fulcro e cuore pulsante di Remedy è la sua cantina, un vero e proprio caveau in cui i tre soci conservano la loro personale e prestigiosa collezione di preziose etichette, visitabile su richiesta.
Un totale di 18mila bottiglie,custodite con cura e sapienza, compongono l’ampia carta dei vini dall’approccio internazionale, il cui focus spazia dalle regioni vinicole più rinomate della Francia – Borgogna, Champagne, Bordeaux – alle eccellenze enologiche italiane.
Una lista frutto di anni di ricerche, che si contraddistingue per la varietà di prezzo e per la profondità della selezione: dai grandi classici alle referenze più rare. A queste ultime è dedicata una speciale sezione del menù dalla quale gli ospiti possono scegliere una bottiglia esclusiva per il proprio tavolo.
In aggiunta ai vini ci sono quasi 2mila etichette di spirits, disponibili esclusivamente per la degustazione in purezza. Che si tratti di gin senza tonic, vodka senza lemon o whisky senza soda, ogni assaggio è proposto senza miscelazione, per esaltare la vera essenza dei distillati e valorizzarne gli aromi, i profumi e il sapore autentico.
Remedy - sigari
Remedy - vino
A completamento dell’esperienza, in abbinamento al servizio bar, Remedy mette a disposizione una Cigar Room, elegante e moderna, pensata per gli appassionati di sigari e pipe, e una sala privata, che richiama il concetto di uno speakeasy nascosto e non accessibile a tutti. Un ambiente versatile e ideale per riunioni o meeting, ma anche per momenti più informali. La cura per i dettagli e la ricerca dell’eccellenza si riflettono a 360 gradi in tutta l’offerta del locale.
È così che la proposta food si presenta essenziale, ma ricercata e di alta qualità. Non veri e propri piatti, ma piccoli bites – come salumi e formaggi pre-affinati, crudi di mare e ostriche freschissime – pensati per esaltare e non sovrastare l’importante lista dei vini.
A conclusione dell’offerta gastronomica si inserisce poi una carta di caffè premium curata da Espresso Giada – torrefazione artigianale di Pistoia – e composta da una selezione di miscele tra cui spiccano alcune chicche, come il caffè affinato in ex botti di rum.  La stessa attenzione è stata dedicata al design del locale, ispirato ai club anglosassoni, dove ogni dettaglio è pensato meticolosamente. Dalla selezione di aziende e artigiani alla scelta di colori, materiali e forme, tutto contribuisce a creare un’atmosfera raffinata e accogliente. All’ingresso comode poltrone in pelle invitano al relax, mentre i tavolini in marmo effetto legno aggiungono un tocco di eleganza. Un imponente lampadario, che evoca il perlage dello champagne, illumina l’ambiente, mentre le pareti in boiserie e cannettato e gli elementi d’arredo originali arricchiscono lo spazio. È qui, tra stile e comfort, che prende vita Remedy.

Remedy Wine & Spirits
Milano, Viale Majno 26 angolo via Morelli
Lun-Sab: 18.00-1.00 

Info e prenotazioni: Tel: +39 02 32293660, Whatsapp: +39 345 9460042
Mail: info@remedymilano.it

3 ristoranti dove la tradizione incontra la creatività

3 ristoranti dove la tradizione incontra la creatività

Perfetti per una romantica cena o un pranzo tra amici, La Bettolina sul Naviglio Grande, Pisco a Milano e l’ Osteria Arborina a La Morra uniscono il talento creativo degli chef con piatti eleganti, anche legati alla tradizione

La Bettolina
La Bettolina - sala dei mattoni

La Bettolina, la cascina contemporanea sul Naviglio Grande

Un piccolo angolo di paradiso immerso nel verde di una cascina del ‘500, a Gaggiano, La Bettolina è un luogo di convivialità dal mood rilassato ed elegante. frutto di un lavoro di restauro meticoloso a cui i proprietari si sono dedicati con passione, soprattutto Daria interior designer, che nel 2020 ha curato il restyling del locale e il rebranding, La Bettolina deriva il proprio nome dall’imbarcazione che trasportava le persone da una sponda all’altra del Naviglio.
In seguito, è diventata una stalliera e successivamente una locanda, punto di ritrovo per cene di importanti personaggi politici italiani.
Il menù è curato dal giovane chef Domenico Montanaro e ripercorre la tradizione milanese e settentrionale con creatività, proponendo anche una sezione dedicata alla griglia con particolari tagli di carne. Gli ingredienti sono di altissima qualità, reperiti da fornitori locali e tutti i prodotti sono preparati in casa, dalla pasta fresca al pane, all’impasto della pizza al padellino, come anche torte, gelati e sorbetti.
La Bettolina - Mondeghili
La Bettolina - riso carnaroli

Il pranzo e la cena
Sia a pranzo sia a cena i piatti sono unici e tutti da scoprire. Si può iniziare con Gli Sfizi, ideali da condividere, come il Pan Brioche, un crostone di pan brioche caldo servito con patè di fegatino montato, miele di rovo e note aromatiche della salvia coltivata nell’orto del ristorante, da gustare anche con un’aggiunta di tartufo nero.
Tra i primi spiccano la fettuccina ai 36 tuorli tirata a mano con tartufo Bianchetto, e i cappelletti ripieni di Brisket, burrata Caseificio Artigiana e salsa ristretta di pomodorino campagnolo alle erbe. A seguire, la trippa alla milanese, l’animella di vitello in bagnetto verde dell’orto e la cotoletta alla milanese di pregiato vitello da 300 g, servita con purè di patate affumicate, scalogno glassato e misticanza di stagione. Nel menù sono presenti anche piatti vegani e vegetariani e l’immancabile Padellino, realizzato fresco ogni giorno, una variante piemontese della pizza. I dolci, deliziosi, vanno dal Panmeinsù,  una nuova versione del tiramisù con pan meino alla milanese, alla la torta di mele tiepida, preparata con mela rossa della Cascina Fraschina e infine alla Rosanna,  una soffice torta di noci con miele Millefiori dell’Apicoltura Clerici e accompagnata da spuma zabaione di uova fresche. La cantina vanta numerose etichette internazionali, dalla Francia alla Spagna, passando, ovviamente per l’Italia e pure vini biologici, biodinamici e naturali.

La Bettolina
Strada Statale Nuova Vigevanese 4
Gaggiano (MI)
Tel. 389 8281966www.labettolina.it

Pisco
Pisco

Pisco, il mare all’ombra di Parco Sempione

Aperto nel 2012, Pisco si trova proprio accanto all’Arco della Pace, uno dei luoghi più iconici e modaioli della città. Qui però, complice la posizione leggermente defilata rispetto al cuore della movida, l’atmosfera è più intima e ricorda una raffinata osteria mediterranea dove gustare il meglio della cucina di mare e sentirsi un po’ “altrove” rispetto al caos della città.
Mentre gli interni hanno un sapore un po’ vintage con le colorate ceramiche di Vietri, le lampade ricavate da nasse originali ereditate dai pescatori
di aragoste le centinaia di foto di mare in bianco e nero e a colori e pareti di fondo coperte da gigantesche lavagne decorate a gessetto con aforismi sul mare, l’esterno si apre su uno splendido dehor circondato da piante aromatiche.
Il menù di Pisco, disegnato con maestria dall’executive
chef Diego Macchi, milanese, da anni presenza consolidata nei locali del duo Acampora-Bernandez e chef Davide Stroppolo, si basa su una materia prima di qualità lavorata in modo essenziale, con le tecniche più adatte a renderla protagonista, attraverso ricette attuali, gustose e leggere, che seguono la stagionalità della pesca e degli ingredienti vegetali.

Pisco - battuto di gamberi
Pisco - spaghetti

I crudi
Per gli amanti dei crudi c’è tutta una sezione di menù dedicata a plateau componibili, tartare e ceviche in cui eccellenze del pescato mediterraneo (tonno, branzino e ricciola) si fondono con suggestioni esotiche come salsa di mango, olio al coriandolo, anacardi tostati, leche de tigre  (“latte di tigre” ovvero una salsa ricavata dal liquido risultante dalla preparazione del ceviche stesso), camote (patata dolce), aji rocoto (peperoncino dell’Ecuador) e diverse declinazioni mais: cancha (mais tostato), choclo (mais bianco peruviano) e aji amarillo (mais tostato e sbriciolato), ma anche creme fraiche, pasta kataifi e caviale siberiano.

Piatti di impronta italiana con divagazioni esotiche
La seconda parte della carta è invece composta da piatti di chiara impronta italiana come le Acciughe del Cantabrico con crostini di pane e burro, le Linguine all’astice e gli Spaghetti con vongole veraci e bottarga di muggine, i Quadrucci con moscardini all’amatriciana e pecorino e la Pappa al pomodoro con merluzzo mantecato, pur non rinunciando a qualche divagazione esotica come l’uso di condimenti come la salsa chimichurri o la mayo wasabi e la finitura con mais peruviano, l’aji rocoto, caviale siberiano e burro della Normandia.
L’assortimento della cantina di Pisco è curato dal sommelier Emanuele Forte e punta soprattutto su un pairing con vini bianchi italiani ed esteri a cui tuttavia si aggiunge un’importante selezione internazionale di rossi, rosati, Champagne e spumanti, con una crescente predilezione per le produzioni biologiche e biodinamiche. Non mancano poi spirits e vini passiti, distillati classici e amari d’eccellenza da gustare da soli o da accompagnare ai dessert con cui, a seconda della stagione e degli ingredienti, creano armonie di sapori o interessanti contrappunti, sempre all’insegna dell’equilibrio.

Pisco – Cucina di mare
Via Agostino Bertani, 16 – Milano
Tel. 02 3360 5057   |    www.piscomilano.com

Chef Fernando Tommaso Forino
Osteria Arborina

Nei nuovi percorsi degustazione di Osteria Arborina, Chef Tommaso Fiorino viaggia tra piatti revival anni ’80 e inediti a mano libera

Il nuovo menù di chef Fernando Tommaso Forino all’Osteria Arborina, il ristorante fine dining di Arborina Relais a La Morra, è un viaggio alla riscoperta dei piatti cult degli anni 80 e un invito a lasciarsi condurre senza regola ma nel rispetto del no waste. Quello di Forino è insomma un inedito viaggio nel tempo, in quei mitici anni 80 che hanno lasciato un segno indelebile nella nostra tradizione culinaria. Ricette diventate dei veri cult della tavola italiana, ritrovano oggi una nuova espressione nei piatti ideati dallo Chef e racchiusi nel menù Distanze che si Incontrano, che per l’occasione viene declinato in Gli anni ’80 oggi.
Sono cresciuto guardando quel decennio con curiosità, affasciato dal movimento che si era creato attorno a un nuovo modo di approcciarsi al cibo, veloce e basato sull’apparenza, a discapito di una alimentazione attenta e salutare – spiega Fernando Tommaso Forino – ho voluto quindi studiare piatti che potessero rielevare qualitativamente alcune delle ricette simbolo degli 80, mettendo in relazione gli ingredienti attraverso nuovi abbinamenti, perché come sempre nella mia cucina ‘non tutto sarà come sembra’”.

Menù Distanze che si incontrano – Gli anni ’80 oggi
Stagionalità, eccellenze del territorio, attenzione alla sostenibilità e un pizzico di nostalgia accomunano le sette nuove portate del percorso dedicato agli anni 80. Si inizia con ‘Triglia alla Vodka’ e ‘Faraona al Pepe Verde’, un chiaro omaggio alle famigerate penne e all’indimenticabile filetto, in cui l’ingrediente principe è la panna senza però essere invadente come un tempo. Così come nel ‘Cocktail di Gamberi’, qui in versione primo piatto a base di riso di semola. Dalla voglia di chef Forino di creare connessioni tra ingredienti e ricette simbolo della cucina italiana, nasce anche un rivoluzionario ‘Gnocco alla Romana in una Sfogliatella Riccia’.
Un piatto in cui la tradizione campana e quella romana si uniscono in un tripudio di sapori e consistenze, da mangiare rigorosamente con le mani. Si prosegue con due secondi piatti che rappresentano preparazioni e abbinamenti iconici: ‘Pesce al Sale’ accompagnato da una quenelle di caviale, lamelle di tartufo nero estivo piemontese e salsa Perigord e ‘Agnello Panna, Fragole e Champagne’.
Infine, per i più nostalgici, ecco il ‘Carrello dei dolci’ ma in una versione più contemporanea e servito direttamente al tavolo. È con una classica granita con sciroppo di more home made che prende il via la golosa degustazione e prosegue con l’intramontabile torta mimosa e il paris-brest alla nocciola, entrambi da condividere, poi con una irresistibile banana split racchiusa in un sandwich, e per finire una fresca fetta di anguria osmotizzata con succo di bergamotto e melissa. (7 portate, € 95,00. Bevande escluse. Dal percorso è possibile scegliere anche solo due o tre portate salate, rispettivamente a € 55,00 e 75,00 a persona).

Menù Senza Regola
Nuove proposte di Osteria Arborina sono racchiuse anche nel percorso Senza Regola: un viaggio di 10 portate a sorpresa che rappresentano l’espressione contemporanea di ricette di un tempo e di una visione fuori dagli schemi della tavola. Infatti, giunti alla fine del percorso… sembrerà di tornare di nuovo all’inizio (10 portate, € 125,00. Bevande escluse).

Osteria Arborina è aperta a cena (anche per gli ospiti esterni) da giovedì a lunedì, domenica anche a pranzo. Chiuso martedì e mercoledì.

Arborina Relais – Osteria Arborina e The LAB
Fraz. Annunziata La Morra, 27 – La Morra (CN)
Tel. 0173 500351  –  www.arborinarelais.it

Osteria Arborina - faraona
Osteria Arborina - sfogliatella
Osteria Arborina
La Sake Experience torna a Milano

La Sake Experience torna a Milano

Per l’edizione 2024 della Sake Experience, in programma il 22 settembre, degustazione gratuita di oltre 600 etichette di sake aperta a tutti

Sake Experience

La quarta edizione della Milano Sake Challenge svoltasi a Giugno ha riscosso grande successo e una partecipazione ancora maggiore da parte dei produttori rispetto alla precedente edizione, dimostrando ancora una volta come l’Italia sia un mercato centrale e di riferimento per il mondo del sake e come questa competizione si sia ritagliata un ruolo di assoluta protagonista tra le grandi d’Europa. Ed eccoci ora all’ultimo atto per il 2024, durante il quale si apriranno le porte anche al grande pubblico con la Sake Experience, in programma il 22 Settembre all’interno del hotel nhow Milano, nel cuore del distretto del design.
La prima parte della giornata sarà dedicata alla stampa e ai professionisti e prevederà la cerimonia di premiazione de I Migliori Sake per l’Italia eletti dagli oltre 200 giudici e la presentazione delle novità e del programma dell’edizione 2025. Dalle 12 alle 19 invece ingresso e degustazione libera per il pubblico di appassionati e curiosi previa registrazione sul sito della Sake Sommelier Association (sakesommelierassociation.it).
Saranno oltre 600 le etichette di sake in degustazione in rappresentanza di circa 200 sakagura, ossia tutte quelle che hanno partecipato alla Milano Sake Challenge 2024, 15 produttori presenti con i loro sake, masterclass gratuite ogni ora di un’ora circa, i banchi del Sake Club e della Sake Sommelier Association che illustrerà il programma dei corsi e un banco di gadget del paese del Sol Levante. Ogni banco degustazione sarà guidato dal prezioso aiuto e supporto di un sake sommelier.

Sake Experience
Sake Experience

I temi delle Masterclass saranno:
Tatenokawa, produttore virtuoso e innovativo, il primo che sia riuscito a portare la lavorazione della sbiancatura del chicco <1%. Parlerà di come sia stato possibile arrivare a questo risultato; Kenbishi, l’azienda più vecchia del Giappone, si dedicherà ai sake invecchiati; Il Consorzio del Parmigiano Reggiano e il Consorzio del Prosciutto di San Daniele, che affronteranno il tema dell’umami in relazione al sake; Hatsumago, sakagura di Yamagata, racconterà la sua specializzazione in sake con lavorazione kimoto (tipologia di sake con acido lattico naturale); Massimo Biloni in rappresentanza di Ires, azienda italiana specializzata nella ricerca e sviluppo nel mondo del riso, autrice dello sviluppo del primo sakamai in Italia, parlerà appunto del primo riso per il sake prodotto sul territorio italiano; Hoshitaro Asada, fondatore della prima sakagura in Italia, a Feltre, invece spiegherà le difficoltà e le soluzioni che ha riscontrato per riso e macchinari in territorio diverso dal Giappone.

Sake Experience è promossa dalla Sake Sommelier Association e da Sake Company ed ha come punto cardine la promozione e l’aumento della competenza del sake ma il motore di tutto, dalla Milano Sake Challenge alla Sake Sommelier Association Italiana fino ai numerosi altri progetti realizzati che uniscono Italia e Giappone, è composto dalla coppia Lorenzo Ferraboschi e Maiko Takashima. Uniti nella vita e nel lavoro sono un punto di riferimento inequivocabile dell’autenticità nipponica in Italia: il ristorante Sakeya, Wagyu Company, Sake Company, la Sake Sommelier Association e la Milano Sake Challenge stessa, solo per citare alcune delle realtà che da anni portano avanti con lavoro e passione.

Sake Experience
Milano, 22 settembre 2024
Hotel nhow Milano, via Tortona 35

Fashion Art and More, la moda oltre la moda

Fashion Art and More, la moda oltre la moda

Appuntamento il 22 settembre a Milano con la 19esima edizione di Fashion Art and More Luxury Event nella prestigiosa cornice del Principe di Savoia

Creatività, design ed eleganza per un’esperienza esclusiva e lussuosa in cui il mondo della moda e quello del design si incontrano per “raccontare” una storia che lasci il segno. È questo il concept che fin dagliesordi ha caratterizzato “Fashion Art and More Luxury Event”, il cui 19esimo capitolo andrà in scena il 22 settembre in concomitanza con la chiusura della settimana della moda milanese. Saranno ancora una volta le splendide sale dell’Hotel Principe di Savoia ad ospitare l’evento ideato e organizzato da Wellness for You Fashion by Sabrina Spinelli, Brand Manager da oltre due decenni, che con il suo impegno ha permesso, negli anni, di far emergere e conoscere diversi stilisti attraverso la passerella di Fashion Art andMore. Una passerella diventata insomma piattaforma di visibilità e supporto per talenti internazionali o made in Italy, permettendo loro di confrontarsi con pubblico, buyers e boutique mentre raccontano la loro personalissima storia attraverso preziosi tessuti e tagli creativi. L’attenta selezione da parte di SabrinaSpinelli è concentrata su stilisti e designer di accessori in grado di portare originalità e innovazione nel mondo della moda andando oltre la stessa, in un racconto che diventa ogni anno più globale e multi-culturale.
Tra i brand che sfileranno domenica anticipiamo la presenza di  La Griffe Academy – The School of Fashion, rinomata istituzione albanese dedicata all’arte della moda e della bellezza che si distingue per l’impegno a fornire un’educazione d’eccellenza, preparandosi a lanciare la prossima generazione di stilisti, modellisti, modelli, hair stylist e makeup artist a livello internazionale. Per la sfilata di Fashion Art and More del 22 settembre i giovani stilisti dell’Accademia promuoveranno uno stile unico che combina lusso e rock, con collezioni che si caratterizzano per l’uso innovativo di denim, seta e pelle, impreziositi da cristalli Swarovski. Attesa per Merym, brand creato da Maryna Mishchuk che appresenta un sogno diventato realtà, nato con l’ambizione di celebrare e valorizzare le donne, mettendo in luce la loro bellezza. Per esaltare l’unicità di ogni donna, il brand crea collezioni “Limited Edition”, aggiungendo sofisticata esclusività al guardaroba femminile. Questi capi originali promuovono una concezione di qualità sopra la quantità, combattendo la sovrapproduzione e il consumismo, essenziali per la sostenibilità ambientale. Merym vuole incarnare classe, modernità e originalità, offrendo capi esclusivi che rispecchiano la personalità unica di ogni donna.
Presente anche
Rosa Mandy, che per l’occasione presenterà la sua nuova collezione di lussuosi quanto eleganti fiori per capelli, corone e fascinator interamente realizzati a mano, pezzi glamour e unici che impreziosiscono le acconciature abbinandosi agli outfit haute couture. Tra gli ospiti della giornata ci sarà anche Indra Afia, cantante e cantautrice tedesca di pop, soul e jazz, che con la sua voce calda e potente porta il pubblico in un viaggio emozionale. Con la sua voce unica e la sua profonda passione per la musica, Indra riesce a toccare il cuore del pubblico in modo speciale.

La Griffe Academy - The School of Fashion
Sabrina Spinelli
Merym di Maryna Mishchuk

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