La bandiera arancione del TCI raggiunge quota 281

La bandiera arancione del TCI raggiunge quota 281

Salgono a 281 i comuni certificati con la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano per il triennio 2024-2026 tra cui quattro nuove località: Apecchio, Bagnone, Roseto Valfortore e Sinalunga

Sinalunga: vista panoramica con ulivi

Nel corso della giornata inaugurale della Borsa Internazionale del Turismo (BIT) il Touring Club Italiano ha assegnato le 281 Bandiere Arancioni del triennio 2024-2026, confermandone 277 sottoposte alla verifica triennale e premiando 4 nuove località del centro-sud Italia: Apecchio (PU), Bagnone (MS), Roseto Valfortore (FG) e Sinalunga (SI). Le regioni più “arancioni” sono Toscana, Piemonte e Marche, rispettivamente con 43, 39 e 28 comuni certificati. La Bandiera Arancione viene assegnata attraverso un processo di certificazione ai comuni dell’entroterra che sanno esprimere grandi eccellenze in termini ambientali, culturali, enogastronomici, di accoglienza e di innovazione sociale e che trovano nel turismo una concreta opportunità di rilancio, nonostante le difficoltà dovute alla situazione di marginalità.

Roseto Valfortone

Il Touring Club Italiano, che per primo aveva colto il potenziale turistico dell’Italia meno conosciuta e dei piccoli centri dell’entroterra, 25 anni fa rispondendo a una istanza della Regione Liguria – insieme a Regioni, comuni e altri enti territoriali – ha aiutato a mutare radicalmente consapevolezza, percezione e modello di sviluppo dei borghi e dei piccoli comuni, contribuendo a trasformarli da ambito marginale a destinazione di tendenza. “Bandiere Arancioni è un esempio concreto dell’impegno della nostra Associazione nel prendersi cura dell’Italia come bene comune – afferma Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano – con l’obiettivo di diffondere la conoscenza dei territori, soprattutto quelli meno noti, educando alla bellezza del paesaggio e alla cura dell’ambiente.”

Bagnone

La Bandiera Arancione è una certificazione, sostenuta da un modello rigoroso, pensata dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita, ha una validità di tre anni e, premiando le realtà più virtuose, è anche uno stimolo per un miglioramento continuo, che porta benefici reali e tangibili per le realtà coinvolte.
Secondo i dati emersi dall’analisi del 2023, infatti, il 67% dei comuni Bandiera Arancione ha registrato un punteggio più alto rispetto a quello del 2020.
I comuni certificati – che già si distinguevano per elevati standard qualitativi – hanno migliorato ulteriormente la propria accoglienza, dimostrando un impegno crescente nella tutela e nella valorizzazione del loro patrimonio storico-culturale, paesaggistico e ambientale. Il sistema ricettivo e ristorativo, per esempio, è stato potenziato nel 50% dei comuni, con alcune località che hanno raddoppiato il numero di strutture e quasi triplicato i posti letto, principalmente di tipo extra-alberghiero.
La sostenibilità ambientale, già elemento distintivo dei borghi certificati, ha visto un ulteriore miglioramento nel 75% dei comuni. Tra questi, il 54% si è distinto per una gestione particolarmente virtuosa dei rifiuti, portandoli ad occupare i primi posti nella classifica generale italiana.

Apecchio

Il 90% dei borghi Bandiera Arancione ha inoltre sviluppato una forte vocazione green, confermata anche dall’installazione di oltre 700 colonnine di ricarica per veicoli elettrici su tutto il territorio italiano. Un risultato sorprendente se si pensa che più della metà dei comuni italiani (58%) non ha punti di ricarica di accesso pubblico installati nelle proprie aree di competenza.
Le Bandiere Arancioni, infine, si distinguono anche per il coinvolgimento delle comunità locali nella risoluzione di problemi diffusi, ne è un esempio l’adozione di formule come quella della cooperativa di comunità, e per la forte spinta all’inclusività sociale, anche nell’offerta di servizi rivolti al turista. Tutti questi dati testimoniano, ancora una volta, la qualità del turismo che si può vivere e ritrovare nelle Bandiere Arancioni: slow, autentico, accogliente e soprattutto rispettoso dell’ambiente e delle comunità ospitanti.

Per maggiori informazioni www.bandierearancioni.it

Fashion Art and More incanta Milano

Fashion Art and More incanta Milano

Alla 18° edizione dell’evento, andata in scena il 25 febbraio all’Hotel Principe di Savoia in conclusione della Milano Fashion Week, grandi applausi per le creazioni dei brand internazionali ed italiani selezionati come sempre da Sabrina Spinelli, brand manager di Wellness for You Fashion

Una sfilata che ha offerto emozioni d’altri tempi e consentito di vedere abiti in grado di far sentire speciale ogni donna, esaltandone la personalità. Creazioni esclusive di alta moda e abiti da sposa in bilico tra tradizione e modernità; influenze di mondi più lontani e collezioni Made in Italy con ispirazione orientale; lavorazioni attente alla sostenibilità e alla natura; gioielli realizzati secondo antiche tecniche artigianali dei secoli passati. Insomma, l’esaltazione della creatività femminile disegnata da donne per altre donne sotto la regia attenta di Sabrina Spinelli, che anche per questa 18esima edizione di Fashion Art and More International Luxury Event ha selezionato brand italiani e internazionali originali quanto lussuosi.

Abiti unici con ricami esclusivi sono quelli di Alethea Sposa, brand indonesiano che propone schiene nude e strascichi preziosi: i colori, come il rosso, il blu ed il beige sono arricchiti con ricami dorati, permettendo ad ogni sposa di sentirsi ancora più speciale.

I ricami e le applicazioni caratterizzano i capi della collezione 2024 di SoMé, ispirata chiaramente dalla ricca cultura saudita: partendo da abiti dai colori vivaci movimentati da micro-ricami molto particolari si arriva a capi dalle tonalità più scure, anch’essi resi unici da applicazioni preziose.

Filati preziosi come il cashmere caratterizzano invece la maglieria disegnata da Nedda Scala per la collezione Mc Home, con tonalità classiche quali nero, grigio e beige e qualche incursione nella palette dei colori più vivaci.

Alethea Sposa
SoMe
McHome

Stile italiano e ricerca dei tessuti dall’Oriente nella collezione Zenobia Luxury: capi versatili perfetti per ricevere gli amici per una tranquilla serata in casa o semplicemente per sentirsi speciali in ogni occasione, come hanno dimostrato le modelle sfilando a piedi nudi.

Il richiamo alla bellezza della natura è il punto forte della collezione di abiti da sposa Couture firmata da Raimonda Casale per la nuova stagione. Quella di Casale é una sposa che veste di beige, ma anche di nero e rosa e che sceglie, perché no, una tuta bianca arricchita di particolari neri, conscia di non passare inosservata.

Il digitale interviene nella progettazione delle collezioni Flavia Pinello, consentendo di correggere la vestibilità e rifinire i dettagli, abbattendo sprechi e rifiuti. A volte è un blazer blu che rivela un abito corto, altre volte abiti con tessuti in organza impreziositi da lavorazioni fatte a mano tipiche della tradizione siciliana.

Zenobia Luxury
Raimonda Casale
Flavia Pinello

Grandi protagonisti i gioielli del brand Ahura, pezzi unici in bronzo e pietre naturali. Collier, orecchini, bracciali sono le creazioni di Matilde Manfredi, designer del brand, che ama definirsi un’artigiana italiana ma riesce a trasmettere allo spettatore influenze provenienti da tutto il mondo.

Ispirata all’incontro tra la tradizione algerina e la contemporaneità è la collezione Minyara Luxury con giacchini dai colori vivaci, capi cropped illuminati da ricami preziosi e kaftani preziosi, resi ancora più unici da minuziosi ricami ed applicazioni hand-made.

Le scarpe firmate BnGRS, in pelli naturali colorate a mano e suole leggerissime, in EVA (per una qualità che dura nel tempo) rendono prezioso anche il mondo dell’accessorio: si tratta di boots alti alla caviglia, stringati, colorati in pellami morbidi che parlano di allegria ma anche di comodità. Altri modelli sono per un uomo che si diverte a indossare scarpe bicolor, dal design accattivante.

Ahura
Minyara Luxury
BnGRS
Nelya Meister Switzerland

Non solo pellicce, ma giacche e cappotti realizzati con capelli naturali nelle tonalità del nero, marrone e beige: questa è la moda sostenibile di Nelya Meister Switzerland. La stilista ha scelto questo materiale per tutelare l’ambiente e gli animali (compreso il suo adorato cagnolino che porta in braccio durante il défilé finale).

Infine, a rendere la luxury experience ancora più unica e speciale ci ha pensato lo sponsor dell’evento Aroma-Zone con i suoi prodotti 100% naturali per la cura e la bellezza di pelle e capelli di cui ha fatto graditissimo omaggio al pubblico.
Il prossimo appuntamento con Fashion Art and More sarà a settembre durante la fashion week woman.

Masciarelli inaugura la sua casa milanese

Masciarelli inaugura la sua casa milanese

La rinomata cantina abruzzese Masciarelli Tenute Agricole rafforza il suo rapporto con Milano con uno spazio multifunzionale progettato dall’architetto d’interni Alberto Nespoli di Eligo Studio

Casa Masciarelli
Casa Masciarelli
Alberto Nespoli e Miriam Lee Masciarelli
Casa Masciarelli

Si trova al primo piano di Corso Magenta 30 ed è uno spazio multifunzionale che funge da pied-à-terre per i referenti della cantina: luogo di lavoro, ideale per meeting, degustazioni ed eventi stampa, ma anche di condivisione per tutti gli amici.
La nuovissima Casa Masciarelli porta anche a Milano i valori dell’arte e della bellezza che da sempre sono propri dell’azienda vitivinicola nata nel 1981 dall’intraprendenza di Gianni Masciarelli, figura simbolo dell’enologia abruzzese e grande innovatore, che con il suo operato ha contribuito a far conoscere e valorizzare i vini del territorio, posizionando l’Abruzzo tra le regioni italiane più importanti a livello enologico. Dal 2008 l’azienda, con sede a San Martino sulla Marrucina (CH) fa capo a Marina Cvetic Masciarelli, compagna di vita e di lavoro di Gianni, e alla figlia Miriam Lee Masciarelli. Ambasciatrice in Italia e nel mondo dell’eccellenza dei vini abruzzesi, Masciarelli Tenute Agricole conta 7 linee di prodotto, per un totale di 22 etichette, con una produzione annua di oltre 2 milioni di bottiglie e un export che raggiunge 58 Paesi.
L’ambiente di Casa Masciarelli a Milano si compone di una sala da pranzo, una zona living e un’ampia cucina scenografica con un’isola dedicata alla performance: è lo chef-table, dove avvengono le degustazioni e gli show- cooking, ideale anche per foto e video shooting grazie alla possibilità di girare attorno all’importante piano. Questo volume laccato crema è ispirato alla pianta del Pirellone di Gio Ponti. Un tributo alla città ospite e al senza tempo. Per gli interni sono stati prediletti materiali e tonalità calde ed intense come burgundy, cioccolato e crema: il grassello di calce alle pareti dialoga con il cuoio degli arredi e il legno naturale delle travi. Le eleganti boiserie, con porte e ante “a scomparsa”, celano nicchie e ripiani dove sono messe in risalto le preziose etichette Masciarelli. La scelta sapiente di luci tenui, sui toni del bianco, crea un’atmosfera rilassata e accogliente. Il design è stato curato da Alberto Nespoli, co-founder di Eligo Studio, su espressa richiesta di Miriam Lee Masciarelli, Brand Manager dell’azienda, per la “comune visione di valori quali l’estetica e la ricerca del bello in tutte le sue forme artistiche”. E, come sottolineato dal designer, il risultato è “un progetto sartoriale a quattro mani che combina in perfetta sintesi l’estetica, l’etica, la passione, la cultura locale e la tradizione”.
(Ph Credits @HelenioBarbetta)

Milan Loves Seoul debutta alla MFW

Milan Loves Seoul debutta alla MFW

Il progetto Milan Loves Seoul, nato per favorire lo scambio culturale tra Italia e Corea e per dare visibilità al variegato ed innovativo mondo degli stilisti coreani, sarà presentato durante la prossima Settimana della Moda Donna di Febbraio 2024

Milano Fashion Week

Promuovere i designers coreani che si sono fatti notare durante la settimana della moda di Seoul per il loro stile e la loro capacità di creare innovazione in un perfetto equilibrio di sostenibilità e avanguardia creativa. È questa la missione di Milan Loves Seoul, progetto ideato da Ylenia Basagni e Marcella Di Simone, rispettivamente fashion event manager e project manager, in collaborazione con l’agenzia Smart Eventi. Il debutto avverrà durante la prossima Milano FashionWeek dal 23 al 26 febbraio e il progetto non è solo legato alla moda e al beauty Made in Korea ma ha come obiettivo l’accelerazione dello scambio culturale e del dialogo tra Italia e Corea. Negli ultimi anni, infatti, l’Italia si è mostrata sempre più aperta nei confronti dell’Oriente con una particolare attenzione alla Corea del Sud grazie anche alla cosiddetta Korean Wave, fenomeno socio-culturale in costante espansione grazie al k-pop, agli idol, ai k-drama e alla k-beauty.

Ylenia Basagni, event manager cofounder e Marcella Di Simone, project communication manager cofounder

Con lo scopo di offrire una vetrina importante ai settori moda e beauty coreani durante una delle più importanti settimane della moda internazionali, Milan Loves Seoul si propone anche di promuovere la capitale sud Coreana come possibile sede di una quinta fashion week che possa nel tempo affiancarsi per importanza a quelle di Milano, Parigi, New York e Londra. La manifestazione si terrà a Casa degli Artisti a Milano con quattro giornate ricche di masterclass, talk e mostre di cui due, nei giorni 24 e 25 febbraio, saranno aperte al pubblico dalle 10.00 alle 19.00. Si potrà ammirare l’esposizione esclusiva di abiti e accessori disegnati da 12 fashion designer coreani selezionati dall’organizzazione dell’evento per la loro creatività e attenzione alla sostenibilità oltre che per la capacità di proporre e interpretare materiali innovativi: Tibaeg, Danha Kim, Mommanwa, Pleatsmama, Subin Hahn, Nuosmiq, Nifty Layer, Riu&Viu, Fino a Cinque, Tripleroot, Woojoon Jang ed Eonts. Il 26 febbraio una sfilata su invito presenterà a stampa, influencer e addetti ai lavori le creazioni dei designer Danha Kim, Tibaeg e Mommanwa.

Milano Fashion Seoul

Istituto Marangoni, Educational Partner dell’evento, ospiterà inoltre il 24 e il 25 febbraio una mostra retrospettiva di capi realizzati con tessuti coreani da alcuni alunni dal 2019 al 2022 in collaborazione con KOTRA (Korean Trade-Investment Promotion Agency). I capi che verranno esposti rappresentano un mix di tradizione e modernità, con tessuti che incorporano tecnologie avanzate, stili unici e dettagli sorprendenti. Inoltre, una commissione formata dalle due Founder, Ylenia Basagni e Marcella Di Simone, da Diana Marian Murek, Director of Education Istituto Marangoni Milano Fashion, da Francesca Delogu, Fashion & Lifestyle Journalist and Istituto Marangoni Editorial Advisor, ed Andrea Colzani, Presidente di Federmoda Milano, si occuperà di selezionare il migliore designer coreano tra i dodici che esporranno le proprie creazioni durante la manifestazione. 10 Corso Como, in qualità di Brand Partner, darà invece la possibilità ad uno dei designer di poter presentare e vendere le proprie creazioni nei propri spazi commerciali.
(www.milanloveseoul.com)

Gradis’ciutta, vini pregiati ed un borgo di pace

Gradis’ciutta, vini pregiati ed un borgo di pace

Gradis’ciutta, un borgo di eleganti camere dove i vitigni di pregiati vini del Collio sono la cornice perfetta

Un’enclave di edifici risalenti al 1500 all’interno di un borgo dove si respira il fascino bucolico delle colline del Collio. Nove camere e 3 appartamenti con affaccio d’obbligo sul paesaggio circostante dove privacy ed intimità lasciano il passo al savoir vivre di questo angolo di Friuli nell’estremo lembo orientale d’Italia. Nuances grigie, crème e tortora pennellano le eleganti camere con travi a vista e tutti dai nomi evocativi di alberi. Gettate le spalle a questi cocoon di pace a San Floriano del Collio, i vigneti diventano la cifra stilistica di Gradis’ciutta, azienda vinicola di eccellenza che coltiva varietà autoctone e vitigni internazionali che hanno nel Collio una storia secolare. Oggi, a 25 anni dalla prima vendemmia, e a 6 anni dalla certificazione biologica, Roberto Princic, il titolare, continua a perseverare sulla strada della sostenibilità, tradizione e sperimentazione, creando vini che scalano i vertici delle classifiche di tutto il mondo.
Come il Friulano 2022 che secondo la giuria di esperti della rivista Winesurf è risultato il bianco più buono d’Italia. Tra San Floriano del Collio,
Gorizia, Capriva del Friuli e Dolegna del Collio, ben 25 ettari vitati permettono di coltivare diverse varietà, sia autoctone, come Ribolla e Friulano, che internazionali, come Pinot Grigio, Chardonnay, Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot, grazie anche ad un terroir particolare fatto di marne ed arenarie, chiamate Ponca nel Collio. Ma oltre al Collio Robert Princic crea un Metodo Classico da uve di ribolla provenienti dal Collio e dal Brda in Slovenia, chiamandolo Sinefinis, un termine di ispirazione latina che indica qualcosa senza confini e fine: una Ribolla Gialla spumantizzata, prodotta con uve di Ribolla italiana e Rebula slovena e con metodo classico, con rifermentazione in bottiglia e lungo affinamento sui lieviti, utilizzata spesso anche per sugellare gli incontri tra Capi di Stato europei. A Gradis’ciutta si degustano vini ma non solo. Suggestiva l’experience del pic nic e lo yoga nelle vigne ma pure il natural bathing dove godere degli effetti terapeutici anti-stress generati dal contatto dei propri sensi con gli elementi naturali. E perché non salire in sella ad una Vespa ed andare in esplorazione del Collio, o, per i più gourmand, assistere ad una cooking class cui si potranno apprendere tutti i segreti della cucina Mitteleuropea?

Gradis’ciutta
Vino Collio Riserva
Gradis’ciutta - camera

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