Qual è il vero lusso di un volo in aereo? Ovviamente la Business Class, se non addirittura la First. La possibilità di avere spazio, la comodità di vivere lunghe ore come in una piccola stanza personale. Coccolati, anche. Però non è sempre così, almeno non solo. Recentemente mi è capitato di fare un lungo viaggio, Milano-Singapore e poi Singapore-Melbourne (e ritorno), più di 20 ore sull’aereo a cui aggiungere lo stop over per cambiare velivolo. E tutto questo in Economy, in quella classe insomma che una volta ti costringeva a una specie di penitenza. E invece no, a cominciare dagli aerei della Singapore Airlines, tre su quattro tra andata e ritorno all’altezza di un volo così lungo. Insomma il lusso può nascondersi anche nei momenti più imprevisti. Ad esempio: è vero che in Economy il cibo è sicuramente meno curato che nelle altre classi, però comunque viene servito con cura da hostess e steward e soprattutto con gentilezza. E poi gli aerei più nuovi, tipo il Boing 777-3000 ER, offrono un intrattenimento di grande qualità, ovvero ciò che una volta era disponibile solo in Business o in First per i più fortunati. Insomma le ore di viaggio un po’ si accorciano e questo è un sollievo. La tendenza Singapore è per fortuna quanto stanno facendo molte altre compagnie aeree e dunque l’aereo sta diventando appunto un piccolo lusso un po’ per tutti. Parlo delle aziende dell’Estremo e Medio Oriente, ma perfino della nostra Alitalia – nostra anche se targata Etihad – che ha deciso di cambiare gli arredi di tutti gli aerei e di introdurre di nuovo i pasti anche in Economy al posto degli snack che venivano elargiti con parsimonia. Chi compra un biglietto dunque ha diritto di essere coccolato. Poi, sugli aerei della Singapore Airline, c’è anche qualcosa di più: il sorriso delle hostess. E quello è un lusso imperdibile.