Le leggendarie Cucine Reali di Christiansborg, Copenaghen, ritrovano la loro antica gloria e, dopo intensi lavori di restauro, sono oggi pronte ad offrire un’intensa esperienza sensoriale ai visitatori del Palazzo. Inaugurate alla presenza della Regina di Danimarca Margrethe II, le cucine sono ora aperte al pubblico, che potrà assistere alle preparazioni di un banchetto reale e ammirare una delle più ampie collezioni di stoviglie in rame d’Europa. In occasione del Giubileo d’Argento del suo regno, il 15 maggio 1937 il Re Cristiano X organizzò una festa nella Sala Grande del Palazzo di Christiansborg, offrendo ai numerosi illustri ospiti una squisita esperienza culinaria e un menù da favola composto di specialità in stile contemporaneo e raffinatezza francese: soupe ambassadeur, filetto di sogliola à la Nantua, filetto alla Bouquetière, pollo alla parigina, gelato reale e dessert. “Oggi – spiega Mirja Thaulow, responsabile per le comunicazioni culturali del Palazzo di Christiansborg – vogliamo ricreare l’atmosfera delle Cucine Reali degli Anni ’30: il capocuoco che urla i suoi ordini, i cuochi che tengono in equilibrio 20 kg di pentole di rame, i pasticceri che posano eleganti corone di frutta candita sulle torte, lo sfilettare del pesce e i blocchi di ghiaccio che atterrano con un tonfo sulle tavole”. Nelle Cucine Reali sono presenti gli utensili e gli arredi dell’epoca di Cristiano X e i visitatori potranno seguire le preparazioni per la cena di gala per festeggiare i 25 anni di regno del sovrano, il più grande banchetto reale mai tenuto in 90 anni per ben 275 ospiti. Gli storici hanno scavato a fondo agli archivi di corte dell’epoca di Cristiano X. Liste degli ospiti, assegnazione dei posti a tavola e menu permettono di ripercorrere la storia dei banchetti e delle cene del sovrano. Il menu è un vero e proprio tripudio della cucina gourmet francese, con zuppa di castagne, fagiano di monte arrosto e zuppa di tartaruga, la preferita del re. Gli archivi rivelano anche una serie di misteriosi piatti di origine francese che spingono gli storici ad indagare nel celebre libro di cucina del guru gastronomico francese Auguste Escoffier dei primi del ‘900.