Dal 20 dicembre c’è un motivo in più per trascorrere qualche giorno a Megève, la rinomata località sciistica dell’Alta Savoia. Ha riaperto infatti Finger’s Megève, luogo cult per tutti gli appassionati di cucina giapponese e in particolar modo dell’interpretazione creativa che ne dà l’estroso chef nippo-brasiliano Roberto Okabe. Tra le località montane più prestigiose del mondo, Megève è da anni meta abituale del jet-set francese e internazionale, al punto da essere stata definita da Jean Cocteau “il XXI arrondissement di Parigi”, per via del gran numero di parigini che frequentavano – e frequentano tuttora – la stazione transalpina. In una posizione tanto incantevole, quanto prestigiosa, il Finger’s Megève in poco meno di due anni si è affermato come elegante e imperdibile meta per tutti i gourmet desiderosi di ristorarsi fra una discesa e l’altra con il sushi creativo che a Milano e a Porto Cervo conta ormai migliaia di estimatori.Il ristorante sorge in località Christomet, alla base del complesso sciistico che riunisce i due principali impianti di risalita di Megève. Legno e pietra, che tradizionalmente caratterizzano le baite di motagna, si fondono armonicamente con le poetiche atmosfere create dalle lampade giapponesi e dai bonsai. L’interno è caratterizzato da un arredo molto raffinato in stile decò con ampie zone relax create da divani, tavoli bassi e pouf; scenografici lampadari in cristallo creano suggestivi giochi di luce e riflettono il candore della neve che avvolge la baita. Tutt’intorno la quiete dei boschi di pini invita a coccolarsi in una rigenerante pausa zen. Nel menu del Finger’s Megève, grandi classici della cucina di Roberto Okabe: carpacci e tartare, come il mtitico “Carpaccio Gazpacho” o la “Tartare Finger’s”, ma anche rolls e sushi diventati ormai dei veri “icon dish” come “Saudade do Brasil”: salmone, avocado, uova di salmone e salsa teriaky per assaporare anche ad alta quota le due anime dello Chef. Crediti: Francesco Mion