Unico e innovativo, Line è il primo pane realizzato in Italia che porta in tavola i preziosi benefici della quinoa.
Sono passati 4 anni da quando la FAO ha proclamato il 2013 l’anno della Quinoa, pianta erbacea annuale della famiglia delle Chenopodiaceae – come gli spinaci o la barbabietola – ma anche pianta testimone di biodiversità, già venerata dagli Inca come pianta sacra e coltivata da oltre 5000 anni sugli altopiani pietrosi delle Ande ad altitudini comprese tra 3800 e 4200 metri. Ma qualcuno in Italia aveva già precorso i tempi, presentando nel 2009 la linea Quite, primissimo pane a base di quinoa realizzato da Simona Lauri, Matteo Beretta ed altri giovani panificatori artigiani. Un insuccesso, perché i tempi non erano maturi, sia per il consumatore finale sia per gli stessi panificatori italiani, che cominciarono ad utilizzare la quinoa quando divenne quasi una moda in seguito proprio alla proclamazione della FAO. Oggi, grazie alla “testardaggine” e agli studi di Simona Lauri, panificatrice laureata in Scienze delle Preparazioni Alimentari, l’Arte Bianca italiana aggiunge uno storico tassello con la presentazione di Line, pane realizzato con quinoa italiana ma, soprattutto, con le foglie della pianta. Grazie alla collaborazione con il Professor Alberto Vercesi dell’Università di Piacenza e l’imprenditrice Maricela Boschetto – titolare tra l’altro, assieme al socio Luca Lattarini, dell’Associazione Mondi da Scoprire – dal 2014 la semina e la raccolta della quinoa in Italia sono realtà, così come è finalmente realtà Line, prodotto realizzato con una madre a sua volta ottenuta con quinoa bianca, nera e rossa macinata a pietra utilizzata in purezza. La metodica di lavoro implica una lavorazione indiretta appunto con la madre, farina di quinoa e farina di Tipo 1 oltre all’utilizzo di una elevata percentuale di foglie fresche. La forma che Simona Lauri ha scelto per il suo pane innovativo non è casuale ma studiata per rappresentare l’intreccio, l’abbraccio indissolubile tra due popoli e due culture. Non possiamo dimenticare infatti che molti prodotti tipici della enogastronomia italiana non ci sarebbero se le materie prime non fossero state portate in Europa dal Sud America dopo il 1500: mais, pomodoro, peperoncino, patate e oggi anche LINE, il pane del vanto dell’innovazione italo – peruviana in Arte Bianca.