Immerso nelle Langhe, il Relais San Maurizio 1619 racconta un’antica storia di natura e tradizione nel segno della più calda ospitalità.
Un grande parco secolare che infonde pace ed energia nello stesso tempo, mura che racchiudono i segreti di una storia antica, l’acqua da cui tutto nasce che sgorga copiosa. E intorno il panorama delle Langhe, patrimonio mondiale Unesco che abbraccia con la sua dolcezza e i suoi mille colori cangianti quello che una volta era un monastero, luogo di meditazione per i padri cistercensi giunti dalla Provenza nel 1619 e che oggi è una raffinatissima dimora. Il Relais San Maurizio 1619, primo Relais&Châteaux del Piemonte ubicato a Santo Stefano Belbo (Cuneo), è riuscito a preservare l’eredità del passato grazie ad attente opere di restauro conservativo e a restituire nuova linfa ad un patrimonio davvero unico. Le 36 camere e Suite San Luigi sono state in buona parte ricavate dalle antiche celle dei monaci e arredate all’insegna del massimo comfort in perfetto equilibrio tra i dettagli originali, il
migliore design italiano e la più moderna tecnologia per offrire un’ospitalità di altissimo livello ma soprattutto “calda” e personalizzata. L’antico chiostro è oggi un giardino all’italiana che introduce al parco secolare, dove due magnifici esemplari di cedro del Libano convivono con ulivi centenari, querce, olmi, corbezzoli, faggi. Un luogo di vera tranquillità che induce alla meditazione e al risveglio energetico grazie anche alla cura e alla passione di Totò, depositario dei segreti di questa lussureggiante vegetazione ma anche dell’orto officinale e dell’orto organico. Altre due preziose eredità dei monaci che ispirano la filosofia eco-frendly della cucina del Truffle Bistrot ma che rappresentano anche la materia prima delle tisane disintosiccanti da sorseggiare al termine dei trattamenti nella Spa nonché della linea SkinCare “Green Luxury”. E proprio la Wellness & Medical Spa del Relais è incentrata su un altro vitale elemento che impreziosisce questi luoghi, l’acqua. San Maurizio si trova infatti lungo la Via del Sale,
che porta fra le colline delle Langhe una porzione di mare i cui benefici si perpetrano nella Grotta del Sale, una grotta scavata nell’arenaria tanto suggestiva quanto benefica. Ma Langhe significa anche vino, ed ecco allora la Vinoterapia, trattamento che rappresenta un vero toccasana per la pelle e che viene praticato nell’ “Hammam DiVino”, risultato del restauro dell’antica cantina di vinificazione utilizzata dalla comunità monastica. E sempre le antiche cantine del monastero custodiscono un’ulteriore chicca di San Maurizio: il ristorante stellato “Guido da Costigliole” e la sua enoteca, protetti dal fascino discreto delle pareti in pietra di langa originale e delle volte con i mattoni a vista. (sanmaurizio1619.com)