In edizione limitata, ecco i Wine Mùl: Red Mùl e White Mùl, i “vini sbagliati” di Altùris, Vignaioli in Terre di Confine.
Riprendono una tradizione friulana i Wine Mùl dell’azienda agricola Altùris, fondata nel cuore della Doc Colli Orientali del Friuli nel 2009 da Marco e Massimo Zorzettig, terza generazione di una famiglia che da sempre sa esprimere al meglio la vocazione naturale del suo territorio e difendere le sue migliori tradizioni. Perché il mùl, il mulo, figlio di un asino stallone e di una cavalla, è sempre stato un ibrido perfetto per i nostri alpini e per lavorare nei campi. Ma il mùl è anche la sintesi perfetta tra vini rossi troppo robusti e tannici e vini bianchi più morbidi e floreali: una saggezza tutta contadina che sconfinava un tempo anche dentro ai bicchieri. Vini “sbagliati”, vini ibridi, blend storici che oggi vengono riproposti in edizione limitata, 10mila bottiglie circa per varietà. Così, il Red Mùl è ottenuto dal rosso Merlot e dal bianco Sauvignon mentre il White Mùl proviene dall’incontro tra il bianco Chardonnay e il rosso Cabernet Sauvignon, tutti vini varietali delle altùris, come in lingua madre si chiamano le splendide
colline del Friuli. Sia per il Red sia per il White Mùl le uve sono raccolte e vinificate separatamente. Dopo l’assemblaggio il vino viene imbottigliato e presentato sul mercato a circa un anno e mezzo dalla vendemmia. Noi li abbiamo degustati in anteprima in
occasione di un pranzo organizzato per l’occasione presso il ristorante milanese di chef Daniel Canzian. Il Red Mùl, che si offre al palato con un bel colore rosso rubino e sentori di ciliegia con sottili sfumature di vaniglia, va servito fresco ed è ottimo come aperitivo ma anche abbinato a primi piatti delicati, a pesce, carni bianche e fritti. Il White Mùl, dal colore ramato brillante, abbina alla perfezione le sue note di vaniglia e frutta matura con primi piatti sostanziosi ma anche pesci saporiti, carni bianche e fritti. Le etichette dei due Mùl sono state disegnate da Natan Pirac, giovane artista friulano emergente nonché figlio d’arte. Il tratto naif mette in primo piano una vite che sembra accogliere il cielo, notturno nel Red Mùl e al tramonto nel White Mùl. Sullo sfondo un piccolo borgo antico e in cima alla pianta un gufo, simbolo fin dall’antichità del buon augurio. Un buon augurio che diventa concreto nella volontà dei fratelli Zorzettig di devolvere ogni anno una quota del ricavato della vendita dei due vini all’Associazione Wine Life Mùl per la ricerca oncologica (info www.alturis.it).
Crediti fotografici @BRAMAComunicazione