JonOne, artista di fama internazionale, insignito della Legion d’onore della Repubblica francese, approda alla galleria Wunderkammern fino al 9 ottobre con la mostra Vibrations
Dopo la mostra personale Niente Può Fermarmi a Palazzo Velli (Roma, 2018) JonOne torna in Italia. Presso la sede milanese della Galleria Wunderkammern (via Nerino 2) esplode fino al 9 ottobre l’energia delle tele inedite realizzate dall’artista di fama mondiale appositamente per la mostra Vibrations. Da sempre, ed ancor di più da quando il mondo ha ritrovato dei ritmi di vita simili a quelli pre-pandemia, John Perello aka JonOne si è posto come obiettivo quello di far vibrare ancor di più gli spettatori davanti alle sue opere, di non lasciarli osservare con calma i propri dipinti da sinistra e destra, ma di sorprendere il loro sguardo per aiutarli a percepire le sensazioni che l’arte offre. La volontà primaria dell’artista è quella di suscitare nello spettatore un’emozione forte istintiva, impattante, senza la necessità di far comprendere l’opera in sé; l’intento è appunto quello di far emergere una vibrazione, forte, potente, inevitabile come quella che muove l’energia creativa di JonOne. Vibrations presenta una serie di lavori inediti che l’artista ha concepito come delle vere e proprie esplosioni cromatiche. Al loro interno, Perello ha racchiuso tanto l’universo cromatico caraibico della sua infanzia, quanto quell’energia indispensabile a controllare il flow di gesti necessari alla realizzazione delle sue opere. Ciò che accomuna tutte le tele della mostra è, appunto, una straordinaria energia, una vibrazione, un fremito incontenibile che nasce dall’artista e anima le superfici bianche attraverso la materia pittorica, l’intersecarsi delle linee e la calligrafia. La combinazione di questi elementi, se tocca le note giuste, fa vibrare di emozione lo spettatore, risvegliandone l’essenza vitale, la consapevolezza di esistere. Ma Vibrations è al contempo la riflessione introspettiva di un artista affermato sulla propria identità e sulla capacità che gli esseri umani hanno di guardarsi allo specchio, per valutare il proprio percorso nel tentativo – non sempre riuscito – di rimanere fedeli a sé stessi. Nelle opere esposte a Milano, infatti, si intravede il percorso dell’artista, che mescola in un linguaggio del tutto personale i graffiti di New York e l’espressionismo astratto, realizzando tele uniche, cariche di colori. Info: www.wunderkammern.net