Conosciuta per lo più come meta turistica estiva, Margherita di Savoia merita una visita in tutte le stagioni per apprezzare il suo patrimonio naturalistico e le sorprese di una cucina tanto tradizionale quanto gourmet.
I raggi del sole che fino a pochi minuti prima avevano riempito di luce abbagliante la lunga spiaggia di finissima sabbia brunita e il turchese del mare lasciano poco per volta spazio ai delicati colori del tramonto. È ancora una palla infuocata quella che si tuffa tra le lievi increspature dell’acqua mentre il cielo riflette l’arancio del sole che va a dormire e il rosa delle saline che corrono parallele alla costa adriatica. Siamo a Margherita di Savoia, rinomata sin dall’antichità per la raccolta del sale, attività divenuta una vera e propria industria grazie alla dinastia dei Borbone, che recuperarono e ampliarono le saline, oggi le più grandi d’Europa e le seconde nel mondo e riconosciute come riserva naturale statale, quindi zona umida di valore internazionale. Una deliziosa località pugliese della provincia di Barletta-Andria-Trani (BAT) conosciuta per lo più come affermata meta turistica estiva grazie alla sua lunga spiaggia – una delle più ampie della costa del Tavoliere delle Puglie – che ospita circa 90 stabilimenti balneari e che nel 2021 ha ottenuto la Bandiera Blu per l’ottava volta, ma che merita una visita per gran parte dell’anno non solo per scoprire perché viene denominata la
Città delle tre “S”, ma soprattutto per attingere ai loro benefici. S come Sole, innanzitutto: a Margherita di Savoia piove poco ed il merito è dell’evaporazione dell’acqua delle saline, che tiene lontane le nuvole. Quindi S come Saline, fonte di vita, di benessere e di Salute, l’ultima S giustappunto. Utilizzando i fanghi, ricchi di preziosi minerali, e le acque madri (o acque rosse) caratterizzate da elevata salinità e ricche di bromo e iodio contenuti nei bacini delle saline, le Terme di Margherita di Savoia consentono di usufruire di una serie di cicli di cura convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale ed offrono inoltre le migliori pratiche di benessere all’interno della Spa “Acqua di Sale”, che dispone tra l’altro di piscina termale, percorso Kneipp, hammam e docce emozionali. Ubicato all’interno del Grand Hotel Terme, lo stabilimento termale si estende su di una superficie coperta di circa 15mila mq ed è considerato uno dei più completi e prestigiosi del centro-sud (www.termemargherita.it).
E sono proprio la Zona Umida e la Salina, un ecosistema acquatico in cui fanno sosta circa 70 tipi di uccelli provenienti da tutto il pianeta che vengono ad aggiungersi agli stanziali, ad affascinare più di qualunque altra cosa chi visita Margherita di Savoia. Disegnata dall’architetto Luigi Vanvitelli nel 1754, la Zona Umida si estende su di una superficie di 4500 ettari (di cui 4mila coperti dalle acque) parallela al mare, su una fascia lunga 20 km e larga 5 nella sua massima profondità. Emozionante lo spettacolo offerto dalla bellezza dei fenicotteri rosa, che nascono bianchi e poi tramutano il loro colore nutrendosi di artemia salina, piccoli crostacei ricchi di carotenoidi in grado di conferire il colore rosa. Giunti dalla Sardegna alla fine degli anni ’90 in una trentina, hanno trovato a Margherita il loro habitat ideale per riprodursi e sono oggi circa 6mila. La salina, che è la più estesa riserva statale naturale di popolamento animale dell’Italia centro meridionale, è sottoposta a tutela ambientale dell’Arma dei Carabinieri ed è visitabile con tour guidati (info@salinamargheritadisavoia.it). Da non perdere anche una visita al Capannone Nervi, Magazzino per la sofisticazione Sali progettato dall’architetto Pier Luigi Nervi ed unico reperto di archeologia industriale del Sud per il quale è attualmente previsto un restauro di tipo conservativo che lo trasformi in un Museo del Sale e di arte contemporanea. Ma il “mondo” di Margherita di Savoia non ruota soltanto attorno all’estrazione del sale, con una produzione media annua di circa 6 milioni di quintali, alle attività di balneazione, alle bellezze naturali della Salina e al centro termale.
Non possiamo infatti dimenticare i piaceri della buona tavola, partendo dai prodotti tipici dell’agricoltura degli arenili: la Cipolla Bianca di Margherita IGP, il cui sapore dolce e la consistenza tenera ma croccante la rendono la regina di molte specialità culinarie; le patate a pasta gialla, soffici ed estremamente gustose; e le croccantissime quanto dolcissime carote. A questi si aggiungono gli ottimi prodotti da forno quali taralli, focacce, pane casereccio ma anche il pesce freschissimo (frutti di mare e seppie in particolare) per pietanze tanto genuine quanto gourmet come quelle servite da uno degli indirizzi top della ristorazione di Margherita di Savoia, il Ristorante Canneto Beach 2 della famiglia Riontino (www.ristorantecannetobeach2.com). Ristoratori da ben 4 generazioni con la passione per il territorio e per i suoi prelibati frutti, dal 2013 sono presenti nella Guida Michelin grazie alle proposte dello chef “salinaro” Salvatore Riontino, mentre il fratello Giuseppe ha ricevuto il premio speciale Gambero Rosso 2020 come miglior pizzaiolo emergente.
(Foto di copertina: crediti Igor Schirinzi)