Il ristorante milanese La Società accoglie i propri ospiti per farli diventare protagonisti di un luogo fatto di sapori, profumi, immagini e persone.
Giulia Litrenta e Andrea Romanelli lo considerano come il salotto di casa propria – del resto nel loro ristorante ci trascorrono 20 ore al giorno – e proprio come un salotto caldo e invitante La Società Milano si schiude agli ospiti accogliendoli tra pezzi di design, candelabri, libri, collezioni di specchi, foto di personaggi alla moda ma anche ritratti degli antenati di Giulia e Andrea appesi alle pareti. Nato nel 2019 da una loro idea e dal loro amore, il ristorante dispone di tre sale. Una lounge con banco bar in cui troneggia un camino del ’700 in marmo di Carrara, una sala più intima e poi l’ultima con il “social table”, un lungo tavolo della convivialità per chi mangia da solo ma ideale anche per gli eventi. Nelle varie sale si alternano musica di sottofondo e colori. Le carte da parati, che vengono da Londra, con le diverse fantasie dividono e distinguono gli ambienti. Un piccolo dehor antistante l’ingresso attende la bella stagione per poter finalmente animarsi. E se Giulia – un passato da nutrizionista e tanta esperienza nel settore immobiliare – è la perfetta padrona di casa, Andrea è lo chef che vi stupirà per la completezza delle sue proposte, in pieno stile contemporaneo e con grande attenzione alla cucina molecolare, in cui gli spunti forniti dai piatti della tradizione si sposano con i sapori e gli
odori dei suoi viaggi, dall’Europa all’Oriente. Nei suoi piatti sapori indimenticabili, senso estetico e tanto colore, come nella
tradizione spagnola che ha contribuito alla sua formazione. Due i menù: uno autunno-inverno e uno primavera-estate. Resta fisso solo il Tiramisù, che per chef Romanelli è il dolce italiano per eccellenza ma che lui riesce a rendere particolare: ispirandosi al tiramisù scomposto e alla cucina gourmet, lo serve al tavolo portando i savoiardi, il caffè nel bricco della moka, la crema di mascarpone nella caldaia della caffettiera per poi comporlo davanti ai commensali, concludendolo con una spolverata di cioccolato amaro al 70%. Ai piatti vengono abbinati i vini e i cocktail, ma spesso i clienti partono dal cocktail e a quelli viene affiancata la scelta delle portate. Quanto alla proposta della sommelier, troviamo produttori italiani scelti con cura, vini biologici certificati e un po’ di Francia tra Bordeaux, Bourgogne Saint Emilion e Chablis. La Società propone anche la degustazione olfattiva di Gin, il re dei distillati, base di molti drink storici. Circa 80 le etichette, di cui una trentina italiane, molte delle quali vere e proprie chicche frutto del rapporto diretto con i produttori. Infine, ecco la serata Foodpairing: l’aperitivo del mercoledì con una formula rivoluzionaria in cui principe della serata è un super alcolico. Viene servito un cocktail ideato dal bartender, completo di finger food, e vi si abbina un piatto che ripropone i sentori del drink o rinvia al luogo in cui essi nascono. “Abbinare cibi e cocktail è una pratica ricca di fascino e c’è bisogno di ricerche accurate per creare equilibrio tra i gusti”, afferma Andrea Romanelli. “Se il distillato in risalto è originario del Messico, tequila/mescal ad esempio, si realizza un cocktail spicy e si abbina un piatto in cui è presente il rocoto, peperoncino messicano. Se protagonista è il tipico distillato sudamericano, si prepara un piscosour e come piatto si propone il ceviche, una specialità peruviana a base di pesce”.
La Società Milano
Milano, Via Panfilo Castaldi 19
Da Martedì a Venerdì h 18.00-02.00
Sabato h 12.00-15.30 | 18.00-02.00
Domenica h 12.00-15.30 |18.00-0.30
(Lunedì chiuso)
lasocietamilano.it
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