Due realtà vitivinicole toscane si presentano a Milano presso il ristorante A casa Eatery. E scoppia la Chianti mania a colpi di Bianco e Rosso di Toscana by Fattoria Betti e Fattoria Casalbosco
Due cantine vitivinicole del Pistoiese, Fattoria Betti di Quarrata e Fattoria Casalbosco di Santomato si uniscono nella promozione del vino del proprio territorio in una cena a Milano presso A Casa Eatery. In abbinamenti che si rivelano un crescendo di gusto e sapore. Si inizia con la Tartare mediterranea servita in abbinamento con Bianco di Toscana Igt Creto de’ Betti e Casalbosco Dorato Igt per proseguire con cavatelli innaffiati da Chianti Montalbano Docg e al Casalbosco Chianti Riserva Docg. A seguire un gustoso Stufato con paprika dolce. Qui la cantina Casalbosco ha proposto l’Igt Orchidea mentre Betti il Rosso di Toscana Igt Prunideo.Grand final con tortino al cioccolato ripieno di lamponi degustati con i fruttati Rosè di Toscana Igt Caprone e il Vinsanto Doc di Casalbosco.
Fattoria Casalbosco
Affondano le radici nella passione della famiglia Becagli l’eccellenza e il gusto raffinato dei vini della Fattoria Casalbosco. Vini prodotti secondo la grande tradizione enologica toscana da vitigni estremamente pregiati come Cabernet, Merlot, Sangiovese, Chardonnay selezionando le uve migliori e con un processo di lavorazione orchestrato da un enologo d’eccezione. Storico è il legame della famiglia Becagli con il territorio del Chianti, in cui è immersa la Fattoria Casalbosco.
Fattoria Betti
Venti ettari di vigneti alle pendici del Montalbano e una cantina in stile liberty, le vigne della Fattoria Betti crescono in un terreno argilloso posto a 150-200 metri s.l.m e sono in prevalenza vocate al Sangiovese, Cabernet, Merlot, Trebbiano, Chardonnay Canaiolo Nero. La cantina sorge nel territorio del Montalbano, un piccolo angolo di Toscana che racchiude in se’, ancora intatti, tutti i nobili caratteri di queste antiche terre: le romantiche pievi e i piccoli borghi medievali dai profili turriti, le ampie distese di oliveti e vigneti, punteggiate qua e la’ da cipressi solitari.