Lo skyline di Doha, capitale del Qatar, è in continua evoluzione con la “complicità” di archistar di fama mondiale.
Musei, complessi residenziali, business towers e modernissime infrastrutture disegnate dai più famosi architetti rendono ancora più interessante Doha, che merita sicuramente l’appellativo di capitale più trendy, oltre che cosmopolita, del Golfo Persico. Edifici in cui le forme tradizionali della cultura araba si uniscono alla perfezione con elementi di design innovativo per un paesaggio urbano armonioso e affascinante.
Sheraton Grand Doha Resort & Convention Hotel
Il primo hotel di lusso della città ha visto la luce nel 1982 laddove una volta c’era solo deserto. Lo studio di architettura William L. Pererira Associates ha progettato l’edificio basandolo su di una struttura in acciaio e si di unità prefabbricate sospese collegate al nucleo principale. Lo Sheraton è stato sponsorizzato dal Governo del Qatar e si trova nell’area di West Bay. Dopo una ristrutturazione durata 9 mesi, ha riaperto le sue porte agli ospiti nel 2016.
The Aspire Tower
Realizzata da Hadi Simaan per ospitare la simbolica fiamma dei Giochi Asiatici del 2006, la Torre rappresenta una mano che regge una torcia ed è al momento la struttura più alta di tutto il Paese (300 metri). Situata presso l’Aspire Zone, complesso multifunzionale dedicato a sport, intrattenimento e shopping, ospita anche The Torch Doham, hotel 5 stelle che dispone di una piscina esterna posizionata al 19° piano e affacciata sullo skyline, il Torch Tea Garden al 21° piano e un ristorante girevole a 360° con tanto di terrazza panoramica al 47° piano.
Museum of Islamic Art (MIA)
Terminato nel 2008, porta la firma di I. M. Pei. L’edificio, influenzato dall’antica architettura araba ma dal design unico e moderno, è sede di una pregevole collezione che comprende 14 secoli di arte islamica posizionata negli spazi espositivi progettati da Wilmotte & Associates, studio che ha collaborato con Pei anche alla progettazione del Louvre di Parigi. Costruito su di un’isola collegata alla terraferma e situato nei pressi del porto dei dhow (le imbarcazioni a vela tradizionali) regala effetti cromatici spettacolari durtante il giorno grazie al gioco di luce del sole e al riflesso dell’acqua sulle sue facciate realizzate in pietra calcarea. Sul lato nord del MIA, la parete di vetro offre una vista panoramica del Golfo e della zona di West Bay.
Qatar National Convention Centre (QNCC)
Si ispira all’albero del sidro questo centro espositivo disegnato da Arata Isozaki, con il suo tetto sorretto da gigantesche colonne d’acciaio a forma di ramo che creano l’illusione di due alberi adiacenti alla grande facciata rettangolare in vetro. Terminato nel 2011, il QNCC dispone di spazi per meeting, una sala conferenze polivalente da 4mila posti, un teatro da 2300 posti e 3 auditorium.
Burj Qatar Tower
Opera del 2012 dell’architetto francese Jean Nouvel, è una Torre di 46 piani situata in uno dei più importanti quartieri degli affari di Doha. Affacciata sul Golfo, offre spazi per uffici, un ristorante con vista panoramica e una residenza. Vincitrice di numerosi premi, è sormontata da una cupola a tutto sesto e da una guglia rivestita internamente da uno schermo in acciaio inossidabile con motivi intricati ispirato ai tradizionali mashrabiya, i dispositivi di ventilazione forzata utilizzati per ombreggiare o dividere gli spazi.
Qatar National Library
La biblioteca nazionale del Qatar disegnata da Rem Koolhaas, OMA, ha visto la luce proprio quest’anno. A tipica forma di diamante, è costituita da un unico open space che ospita comodamente il pubblico ed oltre un milione di libri mentre i carrelli dell’edificio, sollevati da terra, sono progettati per creare tre corridoi di scaffali. Un ponte lungo 120 metri attraversa tutta la biblioteca per collegare simbolicamente il patrimonio storico del Qatar con il suo futuro.
I prossimi progetti
È ancora una volta Jean Nouvel l’autore del nuovo National Museum del Qatar. Ispirato alla rosa del deserto, circonda l’Old Palace dello Sceicco Abdullah bim Jassim al-Thani e diventerà un monumento delle tradizioni storiche e del patrimonio del Paese (in apertura nel 2019). “Inspired by Zaha Hadid” e ispirato alla tradizione marinara del Qatar, ecco infine il tetto retrattile dell’ Al Wakrah Stadium, che riprodurrà le vele di un dhow e sarà in grado di chiudersi in circa 30 minuti utilizzando una serie di fili d’acciaio. Lo Stadio, con una capacità di 40mila posti, ospiterà le partite dei quarti di finale della FIFA World Cup 2022. Al termine della manifestazione calcistica la capacità dello Stadio verrà ridotta e metà della struttura verrà donata ai Paesi in via di sviluppo per la creazione di impianti sportivi.
(www.visitqatar.qa, www.qatarairways.com)