Fino al 29 aprile in mostra in Via Nerino 1 a Milano, gli originali ritratti ai muri dell’artista che ha creato un nuovo modo per far vivere la street art negli spazi domestici
Da quando, 3 anni fa, Mr.Savethewall ha presentato il primo Wallsaved, queste originali opere sono diventate un must-have per ogni collezionista di street art, oltre che un trend seguito da molti artisti. Mr. Savethewall – The Wallsaved Collection è il titolo scelto per la mostra che consacra i Wallsaved e il loro inventore nel nuovo spazio della Galleria Deodato Arte, in Via Nerino 1, a Milano. Esposte oltre dieci nuove creazioni inedite, pezzi unici realizzati a mano utilizzando gli oggetti più diversi come cartelli stradali, tubi e vecchi citofoni. Un nuovo modo di portare la street art all’interno degli spazi espositivi e nelle case degli appassionati. In occasione della mostra Mr. Savethewall presenta le prime opere “phygital”, sviluppate sotto il coordinamento tecnologico del team Deodato.io, nuova piattaforma per asset digitali del Gruppo Deodato. Questa nuova serie, in mostra alla Galleria Deodato Arte, non vuole semplicemente portare la street art in casa realizzando graffiti sulle pareti, ma si propone di trasferire i muri esterni all’interno delle case, con tutta la loro storia. Tutto può colpire l’artista, così come il passante – un pannello, un quadro elettrico, un cartello stradale, le bocchette di sfiato, lo scrostarsi di un intonaco che lascia intravedere i mattoni – e trasmettere la stessa sensazione provata per strada. In fondo i ritratti di muri sono lo specchio delle nostre città, nelle quali spesso la bellezza si mescola al degrado, la natura combatte col cemento, il colore rende bello ciò che altrimenti non degneremmo di uno sguardo. Tra i soggetti in mostra ritroviamo i grandi classici della produzione di Mr.Savethewall, come l’iconico Kiss Me, il ranocchio antropomorfo, Love Me or Like Me, Amore e Psiche dell’era contemporanea e Is this Love?, il vandalo romantico. Tra i pezzi più importanti ricordiamo anche “La Grande Ondata”, riflessione sul tema dei migranti e “Street Art is Dead”, manifesto dell’artista che dichiara di essere il primo post-street artist.