Arborina Relais, boutique hotel di design a La Morra, ha riaperto per la nuova stagione con una proposta gastronomica e di soggiorno all’insegna di quanto di bello e buono il territorio delle Langhe può offrire.
Benessere e bellezze del territorio. Sono questi i cardini su cui poggia la nuova stagione primavera-estate di Arborina Relais, che dopo i mesi invernali torna a germogliare tra i filari di Barolo che circondano la Morra. Tanto che, nell’inaugurare la stagione 2024 lo scorso 15 marzo, ha subito lanciato una nuova proposta gastronomica e di soggiorno che mira a mettere in evidenza, nel buono e nel bello, il forte legame tra Arborina e le Langhe. Legame che si traduce in primo luogo nel rispetto dell’ambiente circostante, Patrimonio Unesco. Tutto qui è stato pensato per armonizzarsi con il paesaggio, a partire dalle scelte stilistiche e architettoniche del relais, lineari e mai invasive, o all’utilizzo di materiali naturali come la pietra e il legno. Un paesaggio in cui gli ospiti si possono immergere già dalla propria camera: ogni suite (in tutto 10, dal design moderno e ricercato) è impreziosita da un dehors, che può essere un giardino privato, un
tranquillo patio o un ampio terrazzo. A disposizione anche una piscina esterna riscaldata con vista sui vigneti e un’intima spa con un’ampia scelta di trattamenti e rituali che si ispirano alle Langhe, come testimonia anche la linea beauty scelta, LeLang, 100% naturale a base di fiori, piante, frutti come la nocciola, ma anche di vite rossa e vinaccioli.Quanto di buono può offrire il territorio lo sa bene ormai lo chef Fernando Tommaso Forino che in un anno di esperienza ha potuto vivere, conoscere, assaporare le eccellenze di questa terra rintracciando radici forti e profonde, ricche di storia. Ed ecco che le tradizioni culinarie regionali, viste con gli occhi giovani dello chef Forino e della sua brigata, messe a confronto con esperienze vissute fuori confine e l’uso consapevole delle materie prime, diventano l’essenza delle due proposte di cucina del relais: Osteria Arborina e The Lab.
Piatti dall’animo moderno che trovano forza nella riscoperta di ricette di un tempo e nella valorizzazione degli ingredienti, secondo l’approccio no waste, caratterizzano i nuovi percorsi degustazione di Osteria Arborina. Il menu di quest’anno offre la possibilità di scegliere tra l’esperienza ‘Senza Regola’, in cui viene dichiarato solo il numero delle portate, 10, poi sarà lo chef a decidere cosa portare al tavolo (€ 125,00), e ‘Distanze che si Incontrano’, descritta in 7 piatti (€ 95,00): Alici in verde – Tonno di coniglio – Riso cipolla e lampone – Dumpling di baccalà in bagna cauda; Sogliola in ceviche – Manzo pane e pinoli; La Colazione all’italiana. C’è tanta Langa in questo menu, basti pensare alla portata di carne che è un brasato di pancia di manzo, cotto e ricomposto con un ripieno di erborinato piemontese in crosta di pane e pinoli, servito con una variazione di ravanelli e il suo gazpacho. Un altro esempio sono le Alici in verde, il cui ripieno è a base di acciughe, ingrediente tipico della tradizione culinaria piemontese. “Quest’anno abbiamo cercato di instaurare un rapporto ancora più stretto con il territorio – spiega chef Forino – andando anche oltre, abbiamo infatti deciso di guardare ‘al di fuori’, cercando nelle vigne, dove abbiamo trovato erbe spontanee come tarassaco e trifoglio, ma anche foglie di vite, e recuperato grappoli di uva scartati dai vignaioli”. Tutto questo porta alla costruzione di una cucina che rimanda a quella “di una volta” e che, con le parole dello chef, può essere definita da osteria. “Quella di Osteria Arborina è una cucina che entra in sala, c’è un muro ma è come se non esistesse – puntualizza Forino – perché noi cuochi, assieme ai camerieri, serviamo ai tavoli, uscendo un po’ dai canoni dei classici servizi ristorativi di alto livello”. Agli ospiti viene anche data la possibilità di personalizzare l’esperienza scegliendo dal menu ‘Distanze che si incontrano’ anche solo due o tre portate salate (rispettivamente € 55,00 e 75,00 bevande escluse).
Quell’attenzione curiosa alle ricette tipiche della tavola piemontese, unito al rispetto della stagionalità e al rigore nel ridurre gli sprechi, dettano invece le regole del nuovo menu di The Lab, il bistrot (aperto a pranzo a cena anche agli ospiti esterni) sulla terrazza panoramica di Osteria Arborina. La scelta alla carta spazia dai classici piemontesi come i Tajarin, i plin, il vitello tonnato, ai piatti tipici della cucina italiana pensati anche per essere condivisi allo stesso tavolo. “Per me la cucina Zero Waste significa tradizione – precisa chef Forino – perché la cucina italiana si basa sull’evitare completamente gli sprechi: qualsiasi ingrediente e preparazione può essere riusato”. Ma The Lab è sinonimo anche di ricerca e ogni giorno la brigata studia ed elabora nuovi piatti creando così degli special fuori menu freschi e gustosi. Al The Lab si può accedere in tutti i momenti della giornata per gustare uno snack, un caffè, un aperitivo o un calice di vino ammirando la vista sui vigneti, oppure per un drink dopo cena al chiaro di luna.
Arborina Relais fa parte di Teritoria, la community di ristoratori e albergatori che vanta come brand president Alan Ducasse e mira a un’ospitalità impegnata e sostenibile.
Tariffe a partire da € 290,00 in camera doppia con colazione.
Osteria Arborina – Aperto (anche per gli ospiti esterni) da giovedì a lunedì a cena, domenica anche a pranzo (Chiuso: martedì e mercoledì)
The Lab – Aperto (anche per gli ospiti esterni) tutti i giorni a pranzo. Martedì e mercoledì anche a cena.
Da aprile: da martedì a domenica all day dining e sarà chiuso lunedì sera.
https://arborinarelais.it