S’intreccia indissolubilmente col fiume la nuova location per eventi situata sull’imbarcazione River Diva. Ripensata dallo studio di interior design este’r partners, è una celebrazione di curve, riflessi e forme naturali che invitano a immergersi in un’altra dimensione.

River DivaAmmirare lo skyline di Budapest dal Danubio, allontanarsi dal caos urbano senza lasciare la città. È il ritratto di River Diva, nuova location per eventi ospitata in un’imbarcazione anni Novanta di fabbricazione lussemburghese, acquistata da Rubin Group e totalmente ripensata da este’r partners, studio di interior design con sede a Budapest, dove è nato nel 2005, e a Milano. Il prima e il dopo, in questo caso, rappresentano estremi di un viaggio attraverso stili sostanzialmente contrastanti. Prima del restyling, infatti, imperava un mood anni ’90, con pelle rossa, specchi, luci psichedeliche. Oggi, dopo sostanziali modifiche, lo spazio è una celebrazione di curve, riflessi e forme naturali: tonalità terracotta e blu evocano terra e acqua, mentre pannelli tessili fluenti e lamiere catturano il flusso del fiume, rafforzando il legame con l’ambiente circostante. River Diva si estende su un unico livello: piano terra con locali di servizio di circa 800 mq, aree terrazzate esterne, la superficie di progettazione al piano terra è di 650 m2 con spazi comuni e una cucina a vista, area comunitaria di pianificazione inferiore 180 m2, ponte 520 m2. L’ampia capienza, data dall’assenza dRiver Divai colonne, rende il locale adatto per grandi eventi, capace di accogliere fino a 600 persone.  “Degno del suo nome, il River Diva racchiude esperienze multisensoriali, generose, giocose, insolite, in grado di rompere gli schemi della consueta cultura visiva a bordo e di connettere lo spazio interno con quello esterno– ha spiegato Eszter Radnòczy, fondatrice dello studio e progettista capo -. Considerata la costante percezione del movimento dell’acqua e del conseguente cambio di luce, abbiamo voluto fare evolvere lo spazio in modo organico grazie all’ uso dei colori”. Ecco, quindi, che alle tonalità solitamente presenti nella cultura nautica come il teak e il giallo rossastro, sono stati aggiunti vetri e specchi colorati, finiture decorative in metallo, superfici in marmo e mosaico. Nella tappezzeria sono stati introdotti colori come il lilla, l’azzurro, l’argento. Una mescolanza che allo studio piace chiamare stile funky chic, funky elegance, modern chic. Il primo intervento ha riguardato l’ampliamento delle finestre laterali per allargare la vista sul fiume e dare la sensazione di essere a pelo d’acqua. Il soffitto è stato abbassato: in alcune aree è stato applicato un metallo strutturato ondulato bronzo lucido che riflette le onde e regala maggiore profondità; in altre il controsoffitto è stato articolato con un sistema di lamelle acustiche di Slalom, unico nel suo genere, coperto da un tessuto River Divadi velluto blu scuro che si muove con l’ondeggiare della barca, ammorbidendo la bassezza del soffitto stesso. Interessante mimesi dei movimenti fluviali. Pavimenti e soffitti sono resi ancora più articolati dai disegni del controsoffitto e dei rivestimenti del pavimento, come quello delle piastrelle di Emilceramica o il mosaico Allure di Appiani. All’ingresso, la grande superficie arancione in vetro delimita le aree di servizio, un originale accorgimento progettuale: discostandosi dal design più elegante e sobrio del resto della nave, fornisce un punto di riferimento chiaro, senza la necessità di segnaletica o guida grafica. Al bar, le bevande non sono in bella vista ma discretamente nascoste da catene metalliche di Kriska Decor disegnate da este’r partners, che assumono una forma tridimensionale e sono sospese al soffitto. Di sera, il corpo centrale del River Diva, ricoperto da grandi pannelli led e lamina in filo d’oro, brilla come un cielo stellato. In fondo si scorge la cucina a vista, elemento scenico spettacolare ma con materiali non ostentati, che ne enfatizzano le funzioni: piastrelle in cotto 10×10 riscaldano l’ambiente, un ampio tavolo rifinito in pietra tecnica è la base operativa dello chef e il buffet è sovrastato da una lampada personalizzata. Ripiani e frigorifero con gli alimenti in mostra rappresentano una gustosa scenografia in grado di solleticare l’appetito. Scendendo al piano di sotto, a catturare l’attenzione sono specchi e vetri gialli, posizionati sia in orizzontale, sia in verticale. L’ambiente qui è riscaldato dalla moquette rosa e terracotta, da pannelli tridimensionali in tessuto Flukso, anch’essi dai colori caldi, terracotta e pesca. River Diva
Un muro con vetro trasparente e grigio fa da contrasto, mentre i bagni sono fantasiosi con carte da parati di Wall&Deco su pannelli e porte, lavabi colorati di Ceramica Cielo e nuance che spaziano dal rosa e pesca per le donne al verde per gli uomini. D’estate, la regina è la terrazza, con mobili in metallo che riflettono l’incessante fluire del Danubio. Per rendere la nave identificabile da lontano e per offrire un’esperienza non solo ai suoi passeggeri ma anche a coloro che guardano dai ponti di Budapest, il ponte della nave è ricoperto da un motivo pepita di colore marrone e crema come un tappeto gigante. È un elemento suggestivo e d’atmosfera. Il River Diva è ancorato solo quando non è in funzione. Durante gli eventi, soprattutto nel pomeriggio e nella prima serata, scivola leggera lungo il fiume, tra le due estremità di Budapest, con un viaggio di tre o quattro ore, offrendo una vista impagabile dello skyline della città. (https://www.esterpartners.com/)

Post correlati