Dopo le mostre organizzate nell’ambito della Biennale 2015 e 2017, la Fondation Valmont ha preso fissa dimora a Venezia nello storico Palazzo Bonvicini.
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Un palazzo storico diventa un nuovo spazio permanente della produzione culturale veneziana: dallo scorso 11 maggio la Fondazione Valmont ha infatti aperto le porte di Palazzo Bonvicini con la mostra “Hansel & Gretel – White Traces In Search of Your Self” con le opere di Didier Guillon, Isao and Silvano Rubino. Venezia, città dell’arte e della bellezza senza tempo, diventa così il luogo ideale per questa fase importante dell’espansione delle attività del brand. I notevoli investimenti realizzati per il restauro del Palazzo Bonvicini, hanno consentito la rinascita di questo magnifico edificio che diventa uno spazio per accogliere, nei prossimi anni, i progetti d’arte moderna e di design della Fondation. Del resto l’arte è un’eredità nella famiglia Guillon. Degno erede di una grande stirpe di collezionisti d’arte, esteti e mecenati, Didier Guillon, presidente della Fondation Valmont (quarto pilastro del Gruppo), continua una tradizione tipicamente familiare. Le sue origini risalgono a Charles Sedelmeyer, padre della bisnonna e famoso commerciante d’arte nella Parigi della fine del XIX secolo e
Fondation Valmontdell’inizio del XX secolo. Un’altra figura artistica della famiglia Guillon è Stanislas Lami, bisnonno di Didier Guillon e scultore. Immerso in questo universo dove regnano il gusto della rarità e della bellezza, Didier Guillon ha sviluppato rapidamente una grande passione per l’arte. La sua sensibilità artistica si è nutrita e perfezionata nelle visite delle gallerie d’arte, degli atelier di artisti e delle mostre che ha frequentato fin dall’infanzia insieme al nonno. Una passione simile a un filo conduttore che Didier trasmette oggi ai suoi tre figli, Capucine, Maxence e Valentine. Scrigno prezioso per le mostre della Fondation Valmont, il Palazzo Bonvicini è stato per secoli proprietà della famiglia che porta lo stesso nome. L’illustre famiglia Bonvicini, originaria di Brescia, ha avuto una posizione di spicco nella nobiltà veneziana dal XVII al XVIII secolo. E ha fatto parte del club molto chiuso delle “Case Nuovissime”, le famiglie più influenti della laguna veneta. Autentico palazzo veneziano in puro stile rinascimentale del XVI secolo, il Palazzo Bonvicini mostra tutta la sua raffinatezza: le modanature cesellate che ornano le pareti ed i soffitti sottolineano la bellezza degli affreschi luminosi, i pavimenti hanno mosaici lussureggianti e, qui e là, si ritrovano i bellissimi lampadari in vetro di Murano, in un vibrante omaggio all’artigianato della laguna. Un arredo fatto a mano nei minimi particolari che accoglierà ogni anno le mostre della Fondation Valmont, in occasione della Biennale d’Arte Moderna e di Architettura. (fondationvalmont.com)
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