Per un “ponte” o un long week end primaverile, ma anche per un “mordi e fuggi” ecco qualche idea fuori porta dove riconnettersi con la natura mentre si assaporano deliziosi menù o si degustano pregiati calici.

fuori porta Arborina Relais, boutique hotel di design nel cuore delle Langhe, nella frazione La Morra, tra le dolci colline del Barolo, omaggia con il proprio nome uno dei crus che caratterizzano le vigne che circondano la struttura. Linee semplici ed essenziali e materiali naturali caratterizzano gli spazi comuni e le suite dell’hotel, in tutto 10 e con affaccio sui vigneti, ognuna con patio o terrazzo e un giardino privato da cui godere della vista dei grappoli d’uva e dei colori del paesaggiofuori porta circostante. L’offerta gastronomica, recentemente rinnovata e all’insegna della sostenibilità, vede alla guida della cucina Chef Tommaso Forino, che ha riaperto Osteria con una nuova impostazione di fine dining ed ha dato vita a The LAB, innovativo bistrot-laboratorio in terrazza. In menù piatti della tradizione e qualche creazione frutto del lavoro di ricerca e sperimentazione di Osteria. Il nuovo progetto di cucina mette in primo piano il ‘no waste’ e trova la sua completa espressione con il giovane e talentuoso chef, che per The LAB ha messo a punto un menù in cui le ricette della tradizione sono protagoniste assolute, ma lasciano spazio fuori portaanche alla ricerca e a qualche incursione innovativa. È qui che è possibile sperimentare gli ‘special’, piatti nati dal lavoro di ricerca portato avanti dalla brigata dell’Osteria. In carta non mancano infatti piatti come plin di carne al burro e salvia, tajarin con abbinamenti vegetali, vitello tonnato, brasato al Barolo, e specialità del giorno frutto di quell’estro creativo che trova sfogo in una cucina sempre più genuina e attenta agli sprechi. Arborina Relais dal 2017 fa parte di les Collectionneurs, la community di ristoratori e albergatori che vanta come brand president Alan Ducasse (arborinarelais.it).

fuori portaRilassarsi tra vigneti e attività esperenziali, un connubio perfetto che trova la sua massima espressione a La Canosa, azienda vitivinicola immersa nelle colline marchigiane e nel cuore del Parco Nazionale dei Sibillini. La proprietà si estende per 110 ettari, di cui 40 dedicati a vigneti per la produzione sia di vini tipici del territorio, sia dal respiro più internazionale. Mentre attorno a Jesi, in provincia di Ancona, sono stati recentemente aggiunti 12 ettari di vitigni di età compresa tra i 12 e i 20 anni e con un’altitudine compresa tra i 194 mt e i 233 mt per la produzione del Verdicchio. Una cantina dall’approccio moderno e preferibilmente sostenibile, valori che caratterizzano anche la “Canosa Experience”, progetto che valorizza il rapporto con il
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territorio e la sua autenticità nel pieno rispetto dell’ambiente, sposando una filosofia che parte appunto dalla sostenibilità.fuori portaEcco allora che il valore della tradizione, delle peculiarità della cultura locale e di fuori portatutto ciò che la circonda diviene un prezioso patrimonio da vivere attraverso molteplici attività legate al benessere psico-fisico e spirituale tra yoga, cavalli, montagne, vigne che diano una prospettiva diversa nella vita quotidiana. Per un “mordi e fuggi” si possono prenotare il tour della Cantina e dei vigneti che la circondano per poi inebriarsi con una degustazione dei vini dell’Azienda in abbinamento a una selezione di prodotti tipici del territorio. La Canosa propone 17 etichette, di cui 6 rossi, 6 bianchi, un rosato e 4 bollicine, con la grande novità rappresentata dal Verdicchio classico e superiore e, dal prossimo anno, anche la Riserva. Chi ha più tempo a disposizione non può perdere l’ospitalità della casa vacanze della tenuta, il luogo ideale per immergersi nel relax che solo la natura autentica sa dare e ottimo punto di partenza per scoprire il magnifico territorio Piceno e tutte le numerose attività che offre https://www.lacanosaagricola.it).

Poco distante dalla costiera delle Cinque Terre, sulla strada per il borgo di Fosdinovo, in posizione panoramica si trova la Locanda De Banchieri (parte di les Collectionneurs), il ristorante di Chef Giacomo Devoto dove tradizione e ricerca trovano nuova espressione a tavola. Un luogo che conserva la memoria di un passato antico e recente e ne distilla l’essenza nella cucina originale dello Chef Patron, che rappresenta al meglio il territorio utilizzando prodotti di mare e di montagna,
fuori portai prodotti dell’Azienda Agricola e quelli tipici della Lunigiana, garantendo uno straordinario equilibrio. È dai tre ettari che circondano la Locanda, tra ulivi e orti, che Devoto ricava ingredienti di stagione ed ispirazioni per le sue creazioni culinarie. Gli appassionati di gastronomia potranno scoprire i sapori della Lunigiana reinterpretati con sensibilità, passione e conoscenza del territorio, racchiusi in una carta che spazia tra il mare e l’entroterra e nei percorsi degustazione. Il tutto servito in un ambiente votato al relax e alla più completa tranquillità, comodamente seduti nel nuovo dehors e avvolti dallo scenario naturale delle Terre di Luni (locandadebanchieri.it).

fuori portaTenuta de l’Annunziata regala momenti indimenticabili lontani dalla frenesia cittadina, a solo un’ora da Milano e a pochi km da Como e dalla vicina Svizzera. L’oasi verde di Uggiate Trevano, da sempre meta di escursioni per via delle suefuori porta ampie aree boschive, è il luogo perfetto per rilassarsi con un pranzo fuori porta immersi nella natura o anche per rigenerarsi qualche giorno soggiornando nel Natural Relais che dispone di venti camere accomunate dalla splendida vista che abbraccia il castagneto in cui sono immerse e si apre al panorama collinare circostante. Non manca la SPA, in cui tutti i prodotti utilizzati per i trattamenti sono realizzati a partire dalla produzione fuori portaagricola interna alla Tenuta, principalmente erbe del bosco e piccoli frutti. La proposta gastronomica del ristorante Quercus, regno di Chef Salvatore Musso, è davvero a chilometro zero, improntata su ingredienti stagionali e freschissimi interpretati ogni giorno con maestria in ricette naturali che ne valorizzano sapori e aromi. La conoscenza del territorio, la passione per le materie prime genuine che la natura sa donare e l’attenzione e il rispetto per gli ingredienti ispirano sia il nuovo menu alla carta sia i tre percorsi degustazione a mano liberafuori porta dello chef: Sentiero Lepre (4 portate), Sentiero Riccio (7 portate), e l’inedito Sentiero Verde (4 portate vegetariane) con ortaggi e materie prime di produzione locale. E dopo pranzo, ecco un altro fiore all’occhiello della Tenuta de l’Annunziata: il Bosco Bioenergetico, un unicum in Europa che fa della Tenuta un centro olistico all’avanguardia a livello internazionale. Un vero e proprio “parco del benessere” di 13 ettari dove praticare la Forest Therapy, ovvero passeggiare nella natura avvolti dal silenzio per ritrovare il prezioso equilibrio psico-fisico ma anche godersi un picnic gourmet. (tenutadellanniunziata.it).

fuori portaPer un’esperienza a 360° tra le colline Patrimonio Unesco della Val Dobbiadene ecco il ristorante Tino Gourmet, aperto dall’innovatore Chef Tino Vettorello nel 2020 nel suggestivo hotel Villa Soligo a Farra di Soligno, nel trevigiano. Un mix tra storia, cultura, natura e sapore: l’esperienza a Villa Soligo, splendida villafuori porta storica del XVIII secolo rinnovata e trasformata in uno charme hotel dotato di ogni comfort e al Tino Gourmet è molto più di una semplice sosta tra le colline del Prosecco DOCG. Il ristorante si trova in un’ala separata della villa e fin dalla sua apertura è tappa imperdibile per i tanti estimatori della cucina di Vettorello e dei suoi menù sempre aggiornati in base alla stagionalità dei prodotti. Pochi grassi e pochissimo zucchero, molta verdura, materia prima di qualità: sono gli ingredienti necessari per rendere un pasto non solo un felice momento di convivialità, ma un’esperienza di benessere a tutto tondo. Non a caso Vettorello è diventato ambasciatore di questa filosofia di cucina attraverso Health Chef, il progetto nato con lo scopo di promuovere uno fuori portastile di vita equilibrato, partendo dall’alimentazione. Lo chef, che conosce molto bene la filiera appartenendo a una famiglia di tre generazioni impegnate nel settore agroalimentare, presta molta attenzione nella selezione dei prodotti che utilizza per la sua cucina. Prodotti del territorio veneto, dunque, ma provenienti dalla filiera controllata direttamente da lui. Radicchio, carciofi, asparagi, fagioli, pesce del Mediterraneo e di acqua dolce sono gli ingredienti che non mancanofuori porta mai nel menù. Servito, naturalmente, insieme alle migliori riserve di Prosecco DOCG, prodotto nelle colline dell’Unesco. Superati i vecchi e noiosi concetti di antipasto, primo e secondo, le creazioni dello chef diventano vere e proprie esperienze sensoriali dove a prevalere sono la creatività, l’esaltazione dei prodotti, il bilanciamento tra sapore e salute. Ma se il menù cambia in base alla stagionalità dei prodotti, ci sono alcuni piatti “must” che non mancano mai. Come il “rombo alla Clooney”, preparato per George Clooney con il whisky, il superalcolico preferito della star di Hollywood, o gli Spaghetti al nero, con seppie, gamberi e note d’arancia dedicati a Penelope Cruz (hotelvillasoligo.it/ristorante/).

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