Il ponte sullo stretto per noi è realtà ed è rappresentato da un iitinerario gastronomico e di relax con protagonisti gli indirizzi calabresi e siciliani della community di les Collectionneurs.

La community di albergatori, ristoratori e viaggiatori les Collectionneurs, che quest’anno annovera oltre 540 esperienze di viaggio e gastronomiche in 11 Paesi, propone un inedito tour tra Calabria e Sicilia per unire alla curiosità di scoprire le bellezze culturali e le tradizioni della cucina regionale il piacere di soggiornare in dimore storiche, in resort pied dans l’eau e sperimentare tavole gastronomiche.

Calabria
StrettoIl tour ha inizio dall’affascinante borgo di Tropea, celebre per la sua pittoresca posizione a picco sul mare e per la ricca offerta enogastronomica, tra le quali spiccano alcune eccellenze come la cipolla rossa di Tropea IGP, la ‘nduja di Spilinga, il peperoncino calabro. Qui ci accoglie Hotel Villa Paola, ex convento le cui origini risalgono al 1543, elegante dimora immersa in un rigoglioso parco con una grande varietà di piante mediterranee ed erbe aromatiche e una meravigliosa vista sulla Costa degli Dei. Prodotti freschi e di primissima qualità sono protagonisti assoluti della cucina del De’ Minimi, ristorante gourmet dedicato all’ordine dei frati minimi, i discepoli di san Francesco di Paola che nel sedicesimo secolo abitavano il convento.
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Lungo il percorso da non perdere sono la visita alla chiesetta di Piedigrotta, in località La Madonnella, una degustazione di vino “Zibibbo”,  un assaggio del dolce tartufo artigianale a Pizzo Calabro e una food experience ‘stellata’ al Ristorante Luigi Lepore nel cuore di Lamezia Terme, dove lo chef patron Luigi Lepore ha dato vita a un vero progetto di valorizzazione della Calabria, la sua terra d’origine.

Il tour continua verso Isola di Capo Rizzuto dove spiagge di sabbia fine, acque cristalline e natura incontaminata caratterizzano la più estesa riserva marina protetta d’Europa, con i suoi 8 promontori dai quali osservare eccezionali testimonianze storiche, una ricca fauna e flora Strettomarina. È in questo spettacolare scenario che si trova il Praia Art Resort, un borgo 5 stelle che viene definito anche come una “maison d’arte immersa nella natura”: l’intero resort è stato infatti realizzato da artigiani locali crotonesi utilizzando materie prime naturali del territorio quali legno, roccia, argilla e ferro. All’interno del Resort si trova il ristorante Pietramare Natural Food, dove è possibile sperimentare una cucina stellata legata al territorio.

L’ultima tappa calabrese è vicino a Strongoli, dove tra vigneti e uliveti è custodito Dattilo – Relais e Ristorante della famiglia Ceraudo. Questa contrada in antichità veniva chiamata “Dattilo”, il cui nome deriva da un antico Dio greco e ancora oggi dà il nome a questo caratteristico borgo dell’inizio del XVII° secolo Strettodedito alla produzione di vini biologici e di olio, uno dei più apprezzati della Calabria, grazie al suo aroma fruttato e al suo sapore dolcemente amaro. La proprietà comprende sei camere dallo stile country ricercato e una chiesetta. Al centro del borgo si trova il fiore all’occhiello della famiglia Ceraudo, il Ristorante Dattilo, un luogo dove sapori, colori e fantasia vengono raccontati magistralmente dalla cucina di Caterina Ceraudo, premiata con una stella Michelin e con una stella verde


Sicilia
StrettoAttraversiamo lo stretto per arrivare in Trinacria, dove a fine maggio è andata in scena la prima edizione di Lavica Gourmet Festival, durante la quale 7 chef dell’alta ristorazione hanno visitato l’Etna entrando in contatto con i luoghi, le eccellenze e i produttori siciliani e riportando nei loro piatti le esperienze e le sensazioni vissute. L’evento, nato dalla sinergia tra l’azienda Barone di Villagrande e Castello di San Marco in collaborazione con les Collectionneurs ha saputo dare vita a una serie di relazioni tra gli chef ospiti dell’evento e le realtà siciliane che hanno preso parte alle tre serate, tra cui l’associazione Strada dei Vini dell’Etna, il Consorzio Apo, che riunisce i produttori agricoli della Sicilia e il Consorzio Olio Dop Etnea. Un viaggio che ha ripercorso il cammino immaginario della lava che dalla montagna scende verso le coste e che ha saputo rivivere nei piatti rivisitati dagli chef. Principale teatro del Festival è stato il Castello di San Marco Charming Hotel & SPA, magnifico edificio seicentesco con spiaggia privata. In questo eccezionale hotel-ristorante con arrediStretto barocchi, Daniele Murabito accoglie i suoi ospiti con un’attenzione particolare e molta convivialità. Le suite sono disposte attorno a un parco verdeggiante di due ettari, garanzia di relax e di un soggiorno a contatto con la natura. I prodotti del territorio siciliano vengono valorizzati dallo chef del ristorante Giardino di Pietra, il cui know-how da vita ad abbinamenti originali. Per il relax, la tavolozza è composta dalla spiaggia, dalla piscina, dall’area Spa e dal campo da tennis. Biciclette disponibili per esplorare i dintorni: la splendida Taormina e l’Etna si trovano infatti nelle vicinanze.

E ai piedi dell’Etna è anche il Barone di Villagrande, vigneto secolare che affonda le sue radici in un territorio che un tempo era arido e ora è fertile. È qui che la famiglia Nicolosi, nella regione fin dal XVII secolo, ha scritto gran parte della storia Strettoenologica dell’Etna e dell’Italia. Nel cuore della vigna e dei tanti boschi che la circondano, un antico palazzo del XVIII secolo ti accoglie nelle sue 4 camere, pensate per far vivere a ogni viaggiatore il privilegio di sentirsi a casa in una residenza nobiliare totalmente ristrutturata. Con la sua piscina panoramica a sfioro, a 700 metri d’altezza con vista sul vigneto, il Barone di Villagrande è l’indirizzo perfetto per un “Wine Retreat” senza pari. In cucina, lo chef Vittorio Caruso unisce tradizione e creatività seguendo il ritmo delle stagioni e valorizzando prodotti biologici e locali.

Incastonato nel cuore delle colline di Noto, il Country House Villadorata è un’oasi di pace, immersa in un ambiente incantevole e avvolgente. Questo antico casale dell’Ottocento riprende tutto il suo fascino grazie all’opera di Cristina Summa, che è riuscita a dare risalto alla bellezza di questo luogo creando un casolare autosufficiente e ecologico. Una proprietà di 22
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ettari di cui fanno parte innumerevoli alberi di ulivo, mandorli, vigne e agrumeti. In linea con la filosofia che vuole il rispetto della tradizione di un tempo, in cucina la qualità delle materie prime è regina indiscussa. Rispetto del territorio e della biodiversità, sono infatti i valori di W Villadorata capitanata dalla chef  Viviana Varese e dal resident chef Matteo Carnaghi. Un’eccezionale carta dei vini accompagna al meglio questa esplosione di sapori.

StrettoIl boutique hotel Sikelia Suites è situato in una posizione ideale, a Noto, nella splendida provincia di Siracusa. Si trova a pochi passi dal centro barocco, pur essendo protetto dal trambusto della città. È in un palazzo del XVIII secolo superbamente ristrutturato, all’interno del quale i proprietari Alessandra e Giuseppe Iannotti hanno disposto quattro camere, di cui due suite, esempio perfetto dell’alleanza riuscita tra autenticità architettonica e funzionalità moderna. L’arredamento è tanto bello quanto confortevole, mentre ogni elemento di decoro è stato amorevolmente ristrutturato da esperti antiquari. La colazione è composta da prodotti locali, biologici e freschi, mentre i biscotti e le torte sono fatti in casa.
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Nel cuore della storica Catania, il Palazzo Marletta Luxury House Hotel si trova in un bellissimo edificio barocco del XVIII
secolo. Alfio Baudo ha creato 7 affascinanti camere di cui ha studiato i minimi dettagli per offrire un comfort ottimale ai suoi ospiti.  In questo hotel dalle pareti intrise di storia, con vista su Piazza Duomo, è impossibile non soffermarsi a contemplare ogni elemento di decorazione, come in un museo. Raffinatezza ed eleganza rendono il soggiorno perfetto. L’hotel è in una posizione ideale per visitare il centro della città, la cattedrale di Sant’Agata o i giardini di Villa Bellini, senza dimenticare la spiaggia di San Giovanni li Cuti.

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