Da Roma a Budapest passando per la Toscana, ecco la Top Five dell’ ospitalità creativa, sartoriale e lussuosa che ha da poco aperto le sue porte.
Tra le dolci colline di Pienza e i paesaggi UNESCO della Val d’Orcia, Casa Newton è un’affascinante boutique hotel frutto di un’originale rivisitazione di una casa di campagna toscana di alto livello. Sotto la guida dell’architetto e decoratore d’interni Antonie Bertherat-Kioes, l’architetto Jacopo Venerosi Pesciolini ed il paesaggista Luciano Giubbilei hanno creato un’atmosfera originale che cattura e valorizza l’essenza della Val d’Orcia e della sua intramontabile bellezza. Un lavoro corale durato oltre 3 anni che ha interconnesso le varie discipline, tra recupero degli spazi architettonici, creazione di arredi su misura, sviluppo di design tessili originali, interpolazioni di interventi artistici nelle aree comuni, creazione di rivestimenti e patterns esclusivi e valorizzazione delle essenze del giardino e del suo disegno. Casa Newton si compone di un nucleo centrale con 9 ampie camere, poste sui 3 piani della storica Villa Newton e di 2 panoramiche suite ricavate dagli ex annessi colonici, che si sviluppano intorno all’originale aia, oggi trasformata in un elegante giardino spontaneo. Gli interni portano nel loro DNA la passione per l’Arte dei proprietari e si caratterizzano per il connubio tra stili e manifattura, tra Arte ed alto Artigianato, in una formulazione innovativa ed originale. Gli spazi esterni si estendono su terrazze e balze a vista sui paesaggi della val d’Orcia, immerse in un curatissimo ed intimo giardino arricchito da un curato orto di saporite verdure stagionali. Il colore della proprietà, Rosso Cantoniera, è uno dei tratti dominanti del progetto e dialoga con il paesaggio e le screziature dei rivestimenti multicolori della scenografica piscina, proiettata verso l’orizzonte della città e dell’anfiteatro dei vigneti di Fabbrica Pienza, moderna cantina dedicata ai vini naturali e facente capo alla stessa proprietà. Casa Newton propone una ospitalità “sartoriale” e rilassata, concepita per permettere ai propri ospiti di godere in ogni stagione di una Toscana capace di offrire nuove scoperte, tra sapori e ricercatezze enogastronomiche, profumi e paesaggi senza eguali. Tra i must, anche corsi di cucina tenuti da cuochi locali per svelare i piccoli grandi segreti della Cultura e delle ricette della lunga tradizione gastronomica toscana.
Per il suo ritorno in Italia dopo sette anni di assenza, il brand del lusso InterContinental Hotels & Resorts ha scelto un palazzo storico neorinascimentale su via Veneto che porta la firma dell’architetto Carlo Busiri Vici. Costruito agli inizi del 1900 per ospitare gli ambasciatori in visita a Roma e diventato nel 1946 la biblioteca dell’Ambasciata americana, l’edificio originale è stato oggetto di una completa ristrutturazione curata dallo studio di interior design IA Interior Architects. Gli interventi, durati circa due anni e mezzo, hanno permesso l’ottimizzazione degli spazi raggiungendo circa 35 mq a camera, in linea con gli standard dei brand internazionali del lusso. A chi viaggia per affari e per piacere, il nuovo hotel mette a disposizione le sue 160 camere offrendo un’esperienza di lusso immersiva, tipica dell’ospitalità InterContinental, con uno stile classico sofisticato ma senza eccessi. Un lusso contemporaneo sussurrato, lontano dall’overdesign, in cui spiccano la grande cura dei particolari e il ricorso a forniture di eccellenza made in Italy, con tocchi di colore che rimangono nell’immaginario. La proposta ristorativa è articolata in tre outlet. Per una pausa veloce ma comunque elegante c’è Anita Lounge & Bar, luogo di incontro e relax. Grazie alla partnership con LDV Hospitality e al brand Scarpetta, è stato inaugurato il ristorante Scarpetta NYC, destinato non solo agli ospiti dell’hotel, ma anche a tutti coloro che desiderano trascorrere una serata differente dall’offerta della Capitale e volare un po’ oltreoceano, vivendo l’esperienza di una cena nello stile della tradizione gastronomica italiana, sapientemente contaminata dai sapori e dall’atmosfera newyorkese. Novità assoluta è Charlie’s, all’ultimo piano dell’hotel, dove l’offerta innovativa di cocktail e mixology, musica live e una vista inedita su Roma, contribuiscono a rendere unico questo rooftop bar, aperto tutto l’anno. Già richiestissimi i “maritozzi” all’astice – versione romanizzata del celebre lobster roll – e i New York Pretzel – vera tradizione food newyorkese – ma in versione rinnovata al miele, da abbinare a cocktail super ricercati e con ingredienti particolari.
Dopo Hossegor, due proprietà a Parigi, Vienna, Rio e Medellin, JO&JOE arriva a Roma. Il brand apre nella capitale la sua prima struttura in Italia e l’inaugurazione è prevista per questo autunno. Nel cuore di Roma, vicino alla Fontana di Trevi e al Pantheon, è ospitato in un ex monastero del XVI secolo in Via delle Quattro Fontane. È il luogo ideale per sorseggiare uno spritz al sole e assaggiare le specialità dello street food italiano. Il cortile interno offre un ambiente unico per gustare un drink in un’atmosfera rilassata e festosa. JO&JOE Roma è uno spazio di incontro per viaggiatori e residenti, che qui possono pranzare, cenare, lavorare, divertirsi e pernottare. Gli accoglienti spazi comuni, organizzati intorno a un cortile centrale e distribuiti su più livelli, comprendono un bar, un night club, un ristorante e una pizzeria, una sala riunioni, una lounge e un rooftop. La configurazione delle camere integra elementi antichi – come i soffitti a
cassettoni in legno o affrescati – con soluzioni lineari e contemporanee, dove i tocchi di colore e le opere di street-art di artisti locali e internazionali giocano un ruolo di primo piano. Ovunque, grandi finestre lasciano filtrare la luce del giorno, favorendo l’interscambiabilità tra interno ed esterno. Una colazione con caffè e cornetti, insalate e primi saporiti per pranzo, spuntini e pizze per spezzare la fame e cene in compagnia, JO&JOE è uno spazio open-house,dove i momenti dei pasti diventano occasioni di incontro e di convivialità. Privacy totale come in un hotel, o conviviale condivisione di spazi e servizi: da JO&JOE Roma si può scegliere la formula che soddisfa al meglio i propri gusti e il proprio budget per un totale di 49 camere (210 letti) tra cui 15 camere private per due persone con bagno en-suite, camere tipo dormitori da quattro a otto persone che grazie a soluzioni modulari offrono una relativa intimità. I letti di design dei dormitori dispongono di lenzuola individuali, armadietti di sicurezza, prese elettriche e USB, e il bagno en-suite è in comune. Infine, le camere Out of Ordinary per due o quattro persone e dotate di terrazza privata, si caratterizzano per i colori vivaci e innovative soluzioni di arredo.
Fascino rétro e accenti contemporanei, mood avvolgente e comfort moderno. Lo studio di interior design este’r partners pensa ai giovani e trasforma l’Hotel Oktogon di Budapest nell’imperdibile meta per un pubblico dinamico. Situato nell’antico Palazzo Haggenmacher al 52 di Andrassy Avenue, la strada più elegante della città eletta dal 2002 Patrimonio dell’Umanità, l’hotel è stato ristrutturato conservando il suo carattere originale, enfatizzato però da elementi moderni e dettagli dal design contemporaneo. I progettisti hanno voluto sottolineare decorazioni in pietra, pilastri, cornicioni, pavimenti a quadretti diagonali neri e grigio chiaro e soffitti dipinti con motivi a foglie, riportati all’antico splendore, giocando con un design d’interni dinamico nell’area non storica dell’edificio. I nuovi arredi e gli elementi di installazione sono infatti colorati, confortevoli e vivaci, mentre un trio di combinazioni di colori di base di rosso, verde e blu e le loro versioni pastello caratterizzano l’intero edificio, per definire ambienti luminosi, allegri e compatti. Basta affacciarsi alla lobby per cogliere il mood frizzante e ricercato: area per colazione e bar allo stesso tempo, la lobby è arredata con mobili essenziali e curvilinei che mettono in mostra oggetti accattivanti, come le lampade da terra a collo lungo e i vasi di fiori che rendono lo spazio subito più accogliente. Mentre la scala contemporanea nella hall fa da contraltare alla parte storica dell’edificio, l’ex cortile aperto è uno spazio coperto da un tetto di vetro, perfetto per servire la colazione. Anche le 121 camere mixano il design d’interni casual con elementi antichi: il perimetro è ricoperto dalla boiserie originale riportata all’antico colore noce chiaro, mentre i bagni, grazie all’ampia metratura degli ambienti, svettano a centro stanza come box specchiati, con una divisione spaziale che permette agli ospiti di usufruire anche di un corridoio e un soggiorno privato. L’apparente cortocircuito tra antico e moderno crea invece la giusta armonia e regala suggestioni vibranti adatte a un pubblico energico, vitale e sempre in viaggio.
Apre a Radda in Chianti Pieve Aldina, borgo rurale e vescovile del XVI e XVII sec. immerso tra vigne ed uliveti, che rinasce grazie ad un appassionato restauro, per farne un’esclusiva destinazione di “charme rurale”. Con Pieve Aldina lo stile e l’originale autenticità della collezione Les Domaines de Fontenille – eleganti ed intimi hotels affiliati a Relais&Chateaux – approda per la prima volta in Italia in una terra fertile ed eccezionale che incarna l’anima della Toscana tra Architettura, Luce, Paesaggio, Storia e Gastronomia. Pieve Aldina è un complesso architettonico in pietraforte di oltre 2.000 mq. complessivi – composto da 4 tipiche costruzioni coloniche ed annessi toscani – circondato da 40 ettari di vigneti ed olivete. Ha più le sembianze di un borgo che di una struttura di ospitalità: un sorprendente hotel-cittadella, che si sviluppa tra giardini e terrazzamenti incorniciata da uliveti con 22 camere e suite diffuse in complessi di case una accanto all’altra, come a creare un piccolo villaggio. La ristrutturazione degli edifici è stata curata dallo Studio di Architettura Pierattelli sotto la supervisione della «Soprintendenza Speciale» dell’Archeologia, delle Belle Arti e del Paesaggio. La casa principale, denominata La Pieve è stata restaurata rispettando i colori tradizionali di azzurro, rosa e verdi che la adornano. Un importante scalone in marmo conduce al primo piano, dove si dispiega un ampio soggiorno il cui soffitto è decorato con affreschi neoclassici. Le altre tre case – lo Studiolo, il Conventino e l’Allegato – sono anch’essi ornati di magnifiche carpenterie nelle sale. Questa calda presenza del legno è prolungata da una sottile variazione di beige, bianchi e marroni, che creano un’atmosfera serena, riflettendo dolcemente i raggi del sole. Il ristorante principale Le Rondini – che si trova nel cuore di Pieve Aldina e prende nome dalla colonia che da secoli nidifica sotto i suoi tetti – offre una cinquantina di coperti tra i tavoli sparsi nel giardino esterno e la sala a volte dell’interno, da dove si può osservare – attraverso la scenografica cucina a vista – il lavoro dello chef Flavio Faedi e della sua brigata. Il menù è gustosamente “focalizzato” e mira a ricordare i piatti della tradizione Toscana, con una tecnica di lavorazione raffinata che esalta ogni sapore. Tra le ricette, spiccano piatti come “Pici con farina di farro, cinta senese e finocchietto selvatico” o lo “Spezzatino di agnello di montagna con funghi di bosco”, ma molte sono le portate con base verdure ed ingredienti del giorno. Per i momenti più informali c’è la Tavola degli Ospiti nella cucina “della mamma”, per assaggiare i suoi gnocchi e i suoi meravigliosi biscotti alle mandorle, da gustare con un bicchiere di Vin Santo. La vicina Enoteca – arredata con scaffali di legno, vetrina gourmet di bottiglie e vivande – emana profumi della selezione di salumi e formaggi toscani che si possono assaggiare in ogni momento della giornata. Per non dimenticare l’Orto del Parroco ed il suo rigoglioso pergolato, dove poter godere un aperitivo all’italiana o semplicemente di rinfrescarsi all’ombra degli ulivi nelle ore più calde della giornata.
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